Fino ad oggi solo Samsung con il suo Exynos 3250 ed Apple con il suo S1 avevano prodotto dei chip destinati espressamente all’utilizzo nei dispositivi indossabili.
La californiana Qualcomm, accanto all’annuncio dei nuovi SoC (System-on-a-Chip) 425, 435 e 625, ha appena presentato lo SnapDragon Wear 2100.
Se finora i produttori hardware, nel caso di Qualcomm, avevano utilizzato i processori di fascia più bassa (come lo SnapDragon 400 utilizzato ad esempio nello smartwatch Motorola Moto 360 di seconda generazione), d’ora in avanti il Wear 2100 diventa la scelta numero uno per gli indossabili.
Con Wear 2100, Qualcomm apre un nuovo capitolo della sua storia: i nuovi chip, infatti, riducono ancora i consumi energetici e migliorano l’efficienza.
SnapDragon Wear 2100 è un quad-core Cortex A7 capace di lavorare sino ad una frequenza di 800 MHz o 1,2 GHz, è un chip dotato di GPU Adreno 304 e memoria LPDDR3 a 400 MHz.
Un modem X5 LTE di base consente di abilitare immediatamente la connessione dati sul dispositivo indossabile (si pensi ad uno smartwatch).
I portavoce di Qualcomm non si sono per il momento espressi sulla data di lancio dello SnapDragon Wear 2100 anche se hanno confermato che sono in fase di realizzazione diversi dispositivi, capaci di offrire un’autonomia della batteria nettamente superiore, basati su tale chip.