Sono sempre di più gli utenti che vanno dietro alle tendenze che girano nel mondo della tecnologia e tra queste c’è quella di cambiare smartphone ogni anno. Diventata ormai quasi una moda, questa abitudine sembra avere dalla sua parte più lati negativi che positivi. Bisogna cominciare da un assunto fondamentale: le differenze tra i vari modelli che vengono presentati con cadenza annuale sono ormai veramente poche, non abbastanza da giustificare un cambio di smartphone e dunque una spesa ingente. Questo è ad esempio il motivo per cui molti utenti si sono lamentati dei nuovi iPhone 16.
In breve, gli utenti non cambieranno nulla nel loro modo di utilizzare il telefono, così come quest’ultimo non cambierà nulla alle vite degli acquirenti. Tutto risulterà molto simile a quanto visto con il modello precedente. Nel caso in cui qualcuno non ci avesse pensato poi, una delle problematiche maggiori riguarda l’ambiente.
Cambiare smartphone ogni anno fa male alla tasca ma anche all’ambiente
Oltre al lato pratico, c’è anche una questione importante legata all’ambiente. Tante persone non lo sanno ma l’acquisto di un nuovo smartphone acquistato va ad infierire chiaramente sulle risorse naturali. Queste vengono estratte infatti con metodologie che arrecano grossi danni al pianeta Terra ma non finisce qui. Quando buttiamo via i vecchi modelli, questi finiscono per diventare rifiuti elettronici difficili da smaltire e, in alcuni casi, tossici. Ridurre la frequenza degli acquisti potrebbe quindi avere un impatto positivo, contribuendo a preservare l’ambiente.
Un altro aspetto spesso sottovalutato riguarda gli aggiornamenti software. Oggi i produttori offrono aggiornamenti per anni, migliorando le prestazioni e la sicurezza del dispositivo anche dopo il primo anno. Le app diventano sempre più efficienti, e le fotocamere possono ricevere miglioramenti anche senza cambiare l’hardware.
Infine, acquistare uno smartphone ogni anno pesa sul portafoglio e ci fa sentire in un circolo vizioso di consumismo tecnologico. Piuttosto che inseguire l’ultimo modello, perché non concentrarsi sul fare durare di più quello che già abbiamo?