Una serie di segnali emersi nel corso degli ultimi mesi avevano suggerito come il mercato degli smartphone abbia ormai superato la soglia di saturazione.
L’ultima conferma arriva da Gartner che ha indicato come nell’ultimo trimestre 2017 le vendite degli smartphone si siano ridotte del 6% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.
Si tratta di una flessione alla quale non avevamo mai assistito da quando esistono gli smartphone e che, secondo gli analisti, è destinata a diventare più marcata nel corso del 2018.
Il “segno meno” interessa tutti i principali produttori di smartphone con alcune interessanti eccezioni. In controtendenza, Huawei ha infatti segnato un +7,5% nelle vendite dei suoi smartphone e Xiaomi ha incrementato, nell’ultimo periodo dello scorso anno, di un +78%.
Produttori quali Samsung, Apple e Oppo (i primi due sempre in testa per numero di terminali venduti) hanno fatto registrare una contrazione rilevante.
Osservando i dati complessivi, comunque, Samsung ha comunque aumentato le sue quote di mercato, a livello globale, arrivando al 18,2% e mantenendo un leggero vantaggio su Apple al 17,9%. Seguono Huawei con il 10,8%, Xiaomi con il 6,9% e Oppo con il 6,3% (i dati sono tutti riferiti all’ultimo trimestre 2017).
Secondo gli analisti di Gartner uno dei fattori che avrebbero contribuito maggiormente al rallentamento delle vendite è che il ciclo di rinnovamento degli smartphone si è allungato. Se un tempo una buona fetta di utenti cambiavamo lo smartphone a cadenza annuale, adesso attendono due o tre anni.
Continua ovviamente il duopolio Android-iOS con il robottino che guadagna terreno rispetto all’anno precedente. Android conferma la sua leadership con l’85,9% del mercato mentre iOS si ferma al 14%. Inutile dire che praticamente tutti coloro che usavano dispositivi basati su sistemi operativi diversi (Windows Mobile in primis) sono passati quasi interamente ad Android.