Indipendentemente dall’utilizzo che si fa di Skype, per scopi privati o professionali, fino ad oggi un fastidioso problema affliggeva gli utenti del client VoIP che hanno impostato Google Chrome come browser web predefinito. Immediatamente dopo l’avvio delle più recenti versioni di Skype, il software in versione Windows occupava irregolarmente la CPU evidenziando un utilizzo del processore costantemente sopra il 50%.
Così, dopo aver avviato Skype, ci si ritrovava con un sistema molto lento, quasi inutilizzabile. Nel nostro articolo Skype e la CPU al 100%: come risolvere avevamo spiegato che il problema era assente nella vecchia versione 6.1.0.129 di Skype mentre si presentava puntualmente installando una delle release più recenti.
Nello stesso articolo avevamo presentato due possibili soluzioni, entrambe efficaci.
Finalmente, dopo diversi mesi dalle prime segnalazioni, Skype ha riconosciuto l’esistenza del problema ed ha provveduto a rilasciare la versione 6.13.0.104 che, una volta installata sul sistema, permetterà di riportare l’utilizzo della CPU a livelli normali.
“Alcuni utenti hanno riferito che con Skype per Windows l’uso del processore diventa troppo elevato quando Google Chrome è configurato come browser predefinito“, è la nota appena comparsa sul blog dell’azienda entrata da tempo a far parte del portafoglio Microsoft. “Vogliamo confermare che abbiamo individuato il problema ed abbiamo provveduto a risolverlo“.
Oltre alla risoluzione dell’importante bug, Skype 6.13.0.104 migliora la stabilità delle videoconferenze di gruppo e della modalità “High DPI”.