Skype getta la spugna e “chiude” le numerazioni geografiche italiane. Ne dà ufficialmente notizia la società pubblicando un breve comunicato sul suo blog ufficiale (ved. questa pagina).
Tocca a Valentina Grasso spiegare l’accaduto: “purtroppo nonostante i nostri sforzi non siamo riusciti a ripristinarli (i numeri geografici con prefisso italiano, n.d.r.) e abbiamo quindi deciso di chiudere i Numeri Online“.
Per fornire ai propri clienti un numero di telefono (a pagamento) per la ricezione di chiamate da telefoni fissi e cellulari di tutto il mondo, Skype si appoggiava al servizio messo a disposizione da Eutelia, operatore telefonico aretino attivo anche nel segmento di mercato relativo all’offerta VoIP (Voice over IP). A fine settembre scorso, Eutelia ha deciso di sospendere tutte le numerazioni telefoniche concesse a Skype in ottemperanza al provvedimento emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico (prot. 59624 del 14 luglio 2011) che obbliga gli operatori ad un vincolo molto stringente: le numerazioni non possono essere utilizzate al fuori della zona a cui fa riferimento il prefisso. In altre parole, un numero geografico attivato col prefisso di Palermo non può essere utilizzato da Milano e viceversa.
Fine della corsa, quindi, per il servizio “Numeri Online” di Skype che sino alla fine di agosto contava di risolvere la situazione. Adesso, la società sta preparando dei rimborsi a beneficio degli utenti che non possono più utilizzare il servizio: “comprendiamo la delusione e il disturbo che questo può causare, e stiamo lavorando per rimborsarvi l’acquisto effettuato. Skype sta contattando direttamente tutti i clienti interessati via e-mail. Non è necessaria alcuna azione da parte vostra fino a quando non verrete contattati“, si legge sul blog italiano dell’azienda.
Ai clienti coinvolti nella vicenda, Skype propone poi, gratuitamente, per un mese, il piano “Senza limiti mondo” che consente di chiamare a costo zero tutti i telefoni fissi di 40 Paesi.
Il numero geografico acquistato su Skype, come ricorda Valentina Grasso, può essere comunque “portato” stipulando un contratto con altri operatori telefonici nazionali.