Il gruppo filogovernativo Syrian Electronic Army (SEA), considerato molto vicino alle posizioni di Bashar al-Assad, si fa nuovamente sentire e bersaglia – con un attacco mirato – alcuni siti web di proprietà di Skype.
Gli hacker di SEA sono riusciti ad impossessarsi delle credenziali amministrative del blog ufficiale di Skype e dell’account Twitter della società. In particolare, nella notte è un comparso un “cinguettio” che Skype non avrebbe mai scritto: “non usate i servizi di posta elettronica Microsoft (Hotmail, Outlook,…). I vostri account vengono monitorati ed i dati vengono girati ai governi“.
Circa un’ora dopo, il tweet è stato rimosso ed i tecnici di Skype hanno confermato l’aggressione subìta: “non sono state compromesse le informazioni di alcun utente; siamo comunque spiacenti di quanto accaduto“.
Non è dato sapere in che modo gli hacker di SEA siano riusciti a sottrarre i dati per la gestione del blog e della pagina Twitter di Skype: si sa solamente che le credenziali sono state reimpostate così da evitare ulteriori attacchi.
Il gruppo siriano, che ha ripetutamente accusato anche in passato il colosso di Redmond di aver collaborato con l’agenzia statunitense NSA, ha riprodotto su Twitter il messaggio fatto apparire sulla pagina di Skype prima della sua eliminazione.
Polemicamente, SEA ha poi diffuso i riferimenti per contattare l’attuale CEO di Microsoft, Steve Ballmer, invitando gli utenti a prendere a cuore il problema della privacy e della tutela delle informazioni personali, sulla scorta dello scandalo NSA.
A fine agosto SEA aveva preso di mira alcune testate giornalistiche occidentali (New York Times ed Huffington Post) modificandone i dati WHOIS ed alterando così quanto visualizzato nelle rispettive home page (vedere Gruppo siriano attacca Twitter e due testate occidentali).