Agli inizi della scorsa settimana i CEO di Skype, Sony, Amazon, Google, Facebook, Twitter ed altre realtà promotrici di attività sul web, hanno pubblicato una lettera aperta indirizzata alla Federal Communications Commission (FCC) statunitense con lo scopo di esortare l’agenzia governativa a porre in essere delle iniziative atte a difendere la neutralità della Rete (i diritti degli utenti ad accedere a siti e servizi in maniera del tutto libera). La missiva è stata firmata anche da alcune aziende operanti nel settore delle telecomunicazioni e dell’editoria.
In una nota congiunta pubblicata sul web da Google, nella persona del CEO Eric Schmidt e Verizon Wireless, società che detiene e gestisce la più grande rete di telecomunicazioni degli Stati Uniti, le due aziende hanno sottolineato come appaia di fondamentale importanza che Internet resti una piattaforma aperta e priva di restrizioni.
Skype ha apprezzato l’avvio del dibattito pubblico, aperto dalla FCC, sul disegno di legge che è destinato ad aprire la strada ad una regolamentazione a difesa della neutralità della Rete ma, allo stesso tempo, stimola la Commissione Europea a muoversi in tal senso. “Skype è arbitrariamente bloccato, in ambito europeo, da parte di diversi operatori mobili. Ugualmente bloccate anche altre applicazioni VoIP e peer-to-peer”, ha scritto Jean-Jacques Sahel (Skype) sul blog dell’azienda. Sahel aggiunge che al momento non sarebbero state messe in campo alcune attività atte ad eliminare i lacci imposti su alcuni servizi online e, sostanzialmente, invita a sveltire i tempi: l’innovazione non aspetta.