La novità era nell’aria ormai da tempo e quest’oggi Sky ha “rotto gli indugi” diventando un operatore di telecomunicazioni capace di offrire connettività a banda ultralarga su fibra FTTH (1 Gbps).
Il nuovo servizio è stato battezzato Sky WiFi e, una volta attivato, permette di trasferire dati alla massima velocità oggi possibile utilizzando una connessione ultrabroadband a postazione fissa.
Sky WiFi si appoggia infatti alla rete Open Fiber realizzata interamente in fibra ottica ed è quindi attivabile solamente nelle aree già raggiunte dall’infrastruttura dell’azienda compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti.
Rispetto alle zone già coperte da Open Fiber (vedere La fibra Open Fiber 1 Gbps arriva in altre città d’Italia: l’elenco completo) Sky WiFi viene al momento offerta in 26 città: Ancona, Bari, Bologna, Brescia, Bresso, Cagliari, Catania, Cinisello Balsamo, Firenze, Genova, Messina, Milano, Modugno, Monza, Napoli, Padova, Palermo, Pavia, Perugia, Pescara, Selargius, Sesto San Giovanni, Sondrio, Torino, Varese, Venezia.
Entro la fine dell’estate il servizio sarà esteso in altre 94 città così da raggiungere quota 120 località (la copertura può essere verificata da questa pagina).
Mentre l’infrastruttura fisica è quella di Open Fiber, più a monte Sky WiFi si avvale dell’esperienza maturata da Comcast negli Stati Uniti e da Sky stessa in Gran Bretagna.
L’architettura della rete Sky Ultra Network è stata pensata in maniera tale da ridurre al minimo il numero dei nodi attraversati dai pacchetti dati degli abbonati e ottimizzare la distribuzione e la fruizione di contenuti video in streaming.
Agli abbonati viene offerto lo Sky WiFi Hub, un dispositivo che utilizza tutte le più recenti tecnologie per migliorare la copertura e la stabilità della connessione wireless direzionando il segnale laddove sono fisicamente dislocati i vari client.
Dual band (2,4 e 5 GHz), Sky WiFi Hub consta di 8 antenne, è capace di selezionare automaticamente i canali WiFi migliori e meno affollati assicurando la connessione di un numero massimo di 100 dispositivi wireless.
Ma Sky WiFi Hub rappresenta anche “la base” per allestire eventualmente una rete WiFi mesh: Rete mesh, cos’è e come funziona.
Gli interessati, soprattutto coloro che possedessero immobili dalla superficie piuttosto “generosa”, possono acquistare due o più Sky WiFi Pod.
Si tratta di dispositivi che permettono di estendere la rete WiFi in maniera intelligente facendo in modo che l’SSID venga sempre conservato e che i client possano passare da un device all’altro in maniera trasparente, senza che la connessione wireless diventi instabile o indisponibile.
Il comportamento dello Sky WiFi Hub e dell’intera rete mesh è configurabile attraverso una app (Sky WiFi App) installabile sullo smartphone. Essa consente anche di creare un profilo per ciascun componente del nucleo familiare, mettere in pausa la connessione WiFi e proteggere la navigazione con la funzionalità parental control.
“L’ingresso di Sky nel mondo della banda larga è la naturale conseguenza della convergenza tecnologica in atto: la diffusione della banda larga, infatti, è trainata anche dai contenuti, che rappresentano uno dei principali incentivi per dotarsi di una rete performante“, spiega la società guidata nel nostro Paese da Maximo Ibarra, ex amministratore delegato di Wind e Wind Tre.
L’offerta base di Sky WiFi parte da 29,90 euro mensili (con 3 mesi di abbonamento gratis) con chiamate a consumo (il traffico dati fino a 1 Gbps è invece illimitato) ma è al momento riservata a coloro che sono già clienti dell’azienda.
“La partnership con una realtà di primo piano come Sky è un grande riconoscimento dell’efficace strategia industriale che Open Fiber sta perseguendo e del suo ruolo sempre più rilevante nel panorama nazionale e internazionale delle telecomunicazioni. L’unione tra i contenuti di altissima qualità di Sky e la rete integralmente in fibra ottica di Open Fiber aprirà la strada a nuovi servizi ed applicazioni nelle case degli italiani. L’ingresso di un nuovo attore nel mercato delle telecomunicazioni conferma, infatti, i vantaggi che il modello wholesale only di Open Fiber offre, garantendo parità di accesso alla rete a tutti gli operatori interessati“, ha commentato Elisabetta Ripa, amministratore delegato di Open Fiber. “Il Paese ha bisogno da almeno vent’anni di una rete di telecomunicazione ad altissima capacità e velocità in grado di supportare le future evoluzioni tecnologiche e l’incremento del traffico dati generato da una società e un’economia sempre più digitali, a vantaggio di cittadini, imprese ma anche della competitività del sistema Paese“.