Google ha recentemente portato in Italia Wallet ovvero l’app che sostituisce la precedente Pay.
Oltre a semplificare i pagamenti digitali con lo smartphone, Google Wallet permette agli utenti di archiviare qualsiasi dato compresi titoli di viaggio, ricevute, chiavi virtuali delle automobili, carte degli studenti, certificati medici e così via. In ottica futura dovrebbe consentire la gestione di documenti d’identità, patenti di guida, chiavi per uffici e alberghi.
Sono però tanti altri i player che offrono i loro sistemi di pagamento: Samsung, ad esempio, propone il suo Wallet ed Apple mette a disposizione il suo sistema Pay esclusivamente per i possessori di iPhone.
Le varie proposte non sono interoperabili perché ciascuno sviluppatore ha preferito non condividere l’utilizzo della sua piattaforma da parte di soggetti concorrenti.
La Linux Foundation ha dichiarato di voler colmare questa lacuna promuovendo la creazione di un “consorzio” tra soggetti interessati.
Si chiamerà OpenWallet Foundation (OWF) e avrà come obiettivo proprio quello di costruire ponti tra i sistemi di pagamento odierni e futuri. L’idea è quella di “creare uno stack di software open source per promuovere una pluralità di portafogli interoperabili“. OWF promuoverà un motore open source sicuro e multiuso che gli sviluppatori di app potranno utilizzare per creare portafogli in grado di dialogare senza problemi con i sistemi di ciascun provider.
Il motore di OWF nasce per gestire non soltanto le transazioni ma anche la più ampia varietà di casi d’uso, compresi il supporto per le chiavi digitali e la gestione dei documenti di riconoscimento.