Silverlight va su Linux grazie al progetto Mono

Mono, il cui sviluppo è seguito da Novell mantenendo il progetto sotto forma opensource, è la piattaforma che consente agli utenti Linux e Unix di interfacciarsi con la tecnologia .
Silverlight va su Linux grazie al progetto Mono

Mono, il cui sviluppo è seguito da Novell mantenendo il progetto sotto forma opensource, è la piattaforma che consente agli utenti Linux e Unix di interfacciarsi con la tecnologia .Net di Microsoft.
Miguel de Icaza, capo progetto dell’iniziativa Mono e vicepresidente Novell, ha speso gli ultimi 21 giorni a “portare” la nuova tecnologia Microsoft Siverlight in ambiente Linux. Secondo quanto dichiarato da de Icaza, dato che Silverlight è basato su .Net, gran parte del lavoro risultava in pratica già svolto. “L’obiettivo della mia iniziativa”, ha commentato de Icaza, “consiste nel permettere agli utenti Linux di visionare qualunque tipo di contenuto multimediale in Rete, sia esso realizzato in tecnologia Silverlight, Flash o JavaFX. Microsoft ha indicato di non avere programmato la realizzazione di una cosa del genere: abbiamo quindi deciso di attivarci autonomamente”.
Il “padre” del progetto Mono ha anche aggiunto che non è stato difficile realizzare una versione opensource di Silverlight per Linux. Le “Dynamic Language Runtime” (DLR) di Silverlight forniscono il supporto per linguaggi come Python, Ruby e JavaScript e poggiano sulla “Common Language Runtime” (CLR), parte integrante di Mono.
Le DLR sono rilasciate da Microsoft con una licenza d’uso che lascia maggiori possibilità d’azione agli sviluppatori (è la licenza del colosso di Redmond più vicina al concetto di opensource). In forza dell’accordo che Microsoft e Novell hanno stretto nel mese di Novembre scorso, Miguel de Icaza non ritiene che si presenteranno problematiche di tipo legale.
Le performance della versione per Linux di Silverlight andranno certamente migliorate ma il “porting” rapidamente portato a termine da de Icaza mostra la potenza di un progetto qual è Mono.
Silverlight, già noto come Windows Presentation Foundation/Everywhere (Wpf/E), è una sorta di un plug-in per il browser che consente la riproduzione di file media e la visualizzazione di applicazioni Web interattive.
Si tratta dunque di una soluzione, alla quale Microsoft ha lavorato per oltre due anni e realizzata in Xaml, destinata fin dall’inizio a porsi in diretta concorrenza con Flash Player di Adobe. Gira su piattaforma Windows e Mac e con Internet Explorer, Safari e Firefox.

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