Anche se Signal non ha i numeri dei suoi principali concorrenti l’app di messaggistica usa l’algoritmo crittografico end-to-end dal quale è stata derivata la soluzione implementata in WhatsApp. L’autore, Moxie Marlinspike, al secolo Matthew Rosenfeld, è uno dei crittografi più noti e apprezzati.
Qualche tempo fa, con il preciso intento di accendere un faro sull’estesa raccolta di dati effettuata da Facebook e servizi correlati, Marlinspike decise di lanciare una intelligente campagna pubblicitaria per sensibilizzare gli utenti e spiegare che Signal non traccia nessuno, anche perché non ne ha alcuna possibilità in forza delle scelte tecniche che sono state fatte. La campagna fu bloccata da Facebook sollevando una lunga polemica.
A differenza di altre piattaforme, come ad esempio WhatsApp, Signal raccoglie e memorizza solo il numero di telefono dell’utente, la data in cui si è registrato e la data della sua ultima connessione al servizio. I gestori di Signal non possono quindi accedere alla lista dei contatti, al registro delle conversazioni o ad altri dati personali.
In un altro articolo abbiamo visto come funziona Signal e cosa lo rende unico.
La particolare attenzione alla privacy e quindi alla riservatezza dei dati degli utenti ha fatto di Signal l’opzione preferita dagli utenti che intendono difendere strenuamente le proprie informazioni impedendo l’accesso, intenzionale o meno, da parte di soggetti terzi.
Signal supporta le videochiamate con un massimo di 40 partecipanti: cosa cambia
Ogni volta che gli sviluppatori di Signal apportano una modifica all’applicazione ne illustrano nel dettaglio il funzionamento anche dal punto di vista tecnico. In questo modo è possibile sapere sempre cosa accade “dietro le quinte” in totale trasparenza.
Signal ha appena annunciato di aver esteso le videochiamate a 40 persone ed ecco che nel blog ufficiale è comparsa una spiegazione puntuale delle misure che sono state adottate.
Per implementare questa funzione i responsabili di Signal hanno optato per un sistema di inoltro selettivo attraverso server che ritrasmettono solo dati crittografati senza possibilità di accedere al loro contenuto in modo da mantenere la privacy.
In alternativa ogni dispositivo avrebbe dovuto trasmettere direttamente il suo stream di dati a ciascuno dei dispositivi degli altri partecipanti ma i requisiti in termini di banda di rete sarebbero risultati molto più elevati.
Con la soluzione utilizzata da Signal l’app di messaggistica supera i concorrenti in termini di numero di partecipanti alle videochiamate: Telegram, ad esempio, permette un massimo di 30 partecipanti, FaceTime ne supporta fino a 32 e per il momento WhatsApp è sceso a 5. In tutti i casi è previsto l’utilizzo della cifratura end-to-end.