Cogliendo un po’ tutti di sorpresa, durante il keynote della WWDC23 e la presentazione (tra le altre cose) di iOS 17, Tim Cook e soci non hanno citato una novità “obbligatoria” del sistema operativo di iPhone: il sideloading per il mercato europeo. In realtà, qualche aggiornamento a riguardo c’è.
Sideloading in UE con iOS 17: parla Craig Federighi
Per quanto Apple sia contraria al Digital Markets Act dell’Unione Europea, si adeguerà alle richieste. Il DMA, per chi non lo ricordasse, punta a favorire la concorrenza equa e aperta nell’UE e vieta alle aziende (tra cui Apple) sia di favorire i propri servizi sia di limitare la scelta dei consumatori. Considerato ciò, il gigante di Cupertino dovrà obbligatoriamente consentire agli utenti in possesso di un iPhone (e/o un iPad) il download di applicazioni senza passare obbligatoriamente per il suo App Store.
Le prime tracce di un percorso di adeguamento erano state trovate nel codice di iOS 16, ma allora come mai alla WWDC23 non se ne è parlato? Eppure i tempi sembrerebbero maturi, visto che la prima beta di iOS 17 è già in fase di prova tra gli sviluppatori.
Una risposta certa al momento non c’è, ma è probabile che Apple stia conducendo test interni su un metodo per rendere il sideloading disponibile solo in base alla posizione geografica. Meglio forse non strafare durante una fase così complessa (quella delle beta).
Parla Craig Federighi
Si è parlato del sideloading su iOS e iPadOS durante il “The Talk Show” di John Gruber, ormai appuntamento fisso. All’evento hanno preso parte John Ternus, Mike Rockwell, Greg Joswiak e Craig Federighi.
Proprio Federighi, il vice-presidente senior del reparto ingegneria del software di Apple, è riuscito a dribblare l’argomento con una certa dimestichezza. Senza dichiararlo esplicitamente, ha fatto intendere che – alla fine – Apple andrà incontro alla richieste dell’UE:
Vogliamo assicurarci che tutto ciò che facciamo, sia la cosa giusta per i nostri clienti. Apple sta collaborando con l’Unione Europea per discutere della sicurezza [del sideloading].
Perché Apple è contraria al sideloading
Il colosso californiano non ha mai fatto mistero del suo disappunto in merito. Ma quali sono le motivazioni dietro la bocciatura sideloading?
Apple ha in più di un’occasione ricordato quanto pratiche come il sideloading siano pericolose per la sicurezza dei dati personali degli utenti, soprattutto quelli meno esperti. Applicazioni scaricate da fonti non ufficiali potrebbero infatti essere condite con malware di ogni sorta.
E poi c’è la questione economica: App Store rappresenta una ricca fonte di ricavi per Apple, dato che per ogni acquisto è prevista una commissione del 30%.