Un’inquietante scoperta ha recentemente acceso i riflettori su un nuovo pericolo legato alla sicurezza dei dispositivi tecnologici. Alcuni cavi USB-C contraffatti, apparentemente identici agli originali, nascondono componenti malevoli che possono compromettere la sicurezza dei dati personali e finanziari degli utenti.
Cavi USB-C con antenne Wi-Fi nascoste
La rivelazione arriva da Jon Bruner, esperto di Lumafield, azienda specializzata in scansioni industriali CT. Durante un’analisi dettagliata, i ricercatori hanno individuato componenti aggiuntivi nascosti all’interno del connettore USB-C, tra cui un’antenna Wi-Fi e chip sovrapposti. Questi componenti consentono ai cavi manipolati di:
- Registrare tutto ciò che viene digitato sul dispositivo, incluse password e informazioni sensibili;
- Comunicare via Wi-Fi con cybercriminali, trasmettendo dati trafugati;
- Ottenere il controllo completo dello smartphone, senza che l’utente se ne accorga.
La pericolosità aumenta poiché questi cavi funzionano come normali dispositivi, senza dare segnali sospetti. Gli utenti potrebbero utilizzarli per mesi, ignari del fatto che i propri dati vengono costantemente trafugati. Inoltre, gli attacchi possono essere attivati e disattivati a piacimento, rendendo ancora più difficile individuare il problema.
Come proteggersi da questi rischi
L’unico modo per evitare rischi è affidarsi a cavi USB-C originali, forniti dai produttori ufficiali o da terze parti affidabili. La qualità e la provenienza del cavo diventano un elemento cruciale per garantire la sicurezza dei propri dispositivi.
Il cavo esaminato da Lumafield era un prototipo noto come O.MG cable, sviluppato dal ricercatore Mike Grover per scopi di ricerca sulla sicurezza. Si trattava dunque di un prodotto elaborato a scopo di ricerca che si è improvvisamente tramutato in una vere a propria trappola per gli utenti.
Questo caso evidenzia ancora una volta l’importanza di scegliere con attenzione gli accessori tecnologici. Bisogna assolutamente evitare compromessi che potrebbero avere gravi conseguenze per la propria privacy e sicurezza. Spendere meno talvolta può non essere sinonimo di vantaggio per l’utente.