SIAE multata dall'Antitrust italiana: ha abusato della sua posizione dominante e creato un monopolio

La multa, irrisoria, viene definita simbolica dalla stessa AGCM: 1.000 euro. SIAE però dovrà immediatamente cessare i comportamenti distorsivi della concorrenza astenendosi in futuro dal porli nuovamente in essere.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha ritenuto opportuno sanzionare la SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) in quanto ha posto in essere, nel corso degli anni, “una pluralità di condotte complessivamente finalizzate a escludere i concorrenti dai mercati relativi ai servizi di gestione dei diritti d’autore” e a “impedire il ricorso all’autoproduzione da parte dei titolari dei diritti“.

L’importo della multa è irrisorio, pari ad appena 1.000 euro ed è la stessa AGCM è riconoscere che trattasi di una “sanzione simbolica“.
Ciò che è importante, piuttosto, è il principio che è stato messo nero su bianco dall’Autorità italiana: SIAE avrebbe operato per giungere all’affermazione di un monopolio non supportato dalla normativa compromettendo il diritto di scelta dell’autore e precludendo la partecipazione di soggetti concorrenti all’offerta dei servizi di gestione dei diritti d’autore.


AGCM ha riconosciuto, da parte di SIAE, “a) l’imposizione di vincoli nell’offerta di servizi diversi tali da ricomprendere nel mandato relativo allo svolgimento dei servizi rientranti nella riserva legale esclusiva vigente fino al 15 ottobre 2017 anche servizi suscettibili di essere erogati in concorrenza, ostacolando la libertà dei titolari del diritto d’autore di gestire i propri diritti al momento dell’attribuzione, della limitazione o della revoca del mandato; b) l’imposizione di vincoli volti ad assicurare alla SIAE la gestione dei diritti d’autore dei titolari non iscritti alla SIAE, anche persino là dove questi ultimi avevano espressamente manifestato la volontà di non avvalersi dei servizi da essa erogati; c) l’imposizione di ostacoli nella stipulazione da parte degli utilizzatori – in particolare, emittenti TV nazionali e organizzatori di concerti live – di altri contratti di licenza d’uso delle opere con i concorrenti della SIAE; d) l’esclusione dei concorrenti dai mercati relativi alla gestione dei diritti d’autore di repertori esteri“.

Festeggiano evidentemente le piattaforme indipendenti per la gestione dei diritti d’autore che di recente si sono affacciate sul mercato, tra queste Soundreef e Innovaetica che si erano fatte portavoce delle segnalazioni presentate all’AGCM.

Dopo l’accertamento dell’abuso di posizione dominante, SIAE dovrà quindi porre fine ai comportamenti distorsivi della concorrenza astenendosi in futuro dal porli nuovamente in essere.
A questo punto viene chiesto a gran voce che il Parlamento intervenga per liberalizzare definitivamente il mercato superando quella “libera concorrenza a metà” introdotta lo scorso anno.

Dopo anni di ingiustizie e di abusi, è accertato al di là di ogni dubbio che la SIAE ha approfittato della sua posizione monopolistica per affossare la libera concorrenza nel mondo dell’arte, a scapito del sistema culturale italiano e di migliaia di artisti che avevano chiesto semplicemente di poter essere rappresentati da realtà come Patamu o di autoprodursi“, ha commentato il CEO e fondatore di Patamu, Adriano Bonforti che continua: “si tratta di una grande vittoria per Patamu, per i 18.000 artisti che Patamu rappresenta e per l’intero ecosistema culturale italiano“.
Patamu è un famoso portale per la protezione del diritto d’autore che genera una prova d’autore per qualsiasi opera d’ingegno o lavoro creativo permettendo dunque di tutelare la propria creatività e pubblicare o condividere in sicurezza i propri lavori o le proprie opere. La protezione è istantanea e viene realizzata attraverso la marcatura temporale, un procedimento informatico legalmente riconosciuto.

Un laconico comunicato di SIAE esprime insoddisfazione per la decisione di AGCM: “SIAE è certa di poter dimostrare che nessuna violazione o abuso abbia avuto luogo e che il suo operato è stato sempre rispettoso della Legge sul diritto d’autore e delle norme in generale, anche in materia di concorrenza“.

Il testo completo del provvedimento dell’Antitrust italiana è consultabile a questo indirizzo.

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