I responsabili del progetto antispam Knujon (“no junk” letto al contrario) hanno pubblicato un’analisi attraverso la quale viene illustrato come siano solamente 20 i provider, a livello mondiale, pesantemente sfruttati per l’invio di messaggi di posta elettronica indesiderati. I provider nominati ospiterebbero il 90% dei siti web responsabili dell’invio di e-mail di spam. Il file PDF pubblicato a questo indirizzo presenta i nomi dei provider verso i quali Knujon punta il dito.
Analizzando i domini Internet a partire dai quali hanno origine le e-mail indesiderate, è facile accorgersi – si spiega da Knujon – come vengano generalmente indicati dati di registrazione scorretti, incompleti o falsificati. Garth Bruen, co-fondatore di Knujon, lancia qualche accusa anche nei confronti dell’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers): l’ente che si occupa della registrazione dei nomi a dominio dovrebbe quanto meno verificare la correttezza dei dati forniti dal richiedente.