Venerdì 15 e sabato 16 novembre si terrà a Bolzano il più grande evento italiano dedicato al Free Software: la 19° edizione della SFScon, conferenza internazionale che promuove l’uso del software libero come strumento per generare innovazione e condivisione.
Durante la manifestazione sono attesi oltre mille partecipanti provenienti da tutta Europa: sviluppatori, programmatori, aziende, studenti e decisori pubblici, per condividere le migliori pratiche in materia IT e per conoscere le ultime novità del settore. Nell’ambito di una maratona digitale che metterà a confronto sviluppatori e creativi per far crescere nuove idee.
SFScon sarà la cornice per oltre 100 talk divisi in sei filoni tematici dedicati a Open Data Hub, Analytics & Artificial Intelligence, DevOps & Cyber Security, IoT & Robotics, FLOSS & OW2, Open Data Hub & Smart Cities e “Cultural Change”. Previsti anche confronti incentrati sulle tematiche dell’Agile Open Innovation e della Free Software Foundation Europe community (FSFE).
In 15 minuti di tempo, ogni relatore esporrà progetti e studi, offrendo spunti di riflessione concreti sulla tematica in oggetto e rispondendo alle domande del pubblico.
Ad aprire l’edizione 2019 sarà uno dei massimi esperti in Europa di Free Software: Oliver Fendt, Senior Manager Open Source Software per Siemens. Spetterà a Fendt introdurre la tematica della “due giorni altoatesina” ovvero come utilizzare il software libero per rimanere competitivi (in azienda, ma non solo), facendo fronte alla sempre maggiore complessità dei sistemi.
Ampio spazio sarà dedicato agli aspetti legati alla sicurezza con la partecipazione del “white hacker” Luigi Gubello, meglio noto come Evariste Galois.
“L’economia dei servizi Internet ruota attorno alla raccolta e all’analisi dei dati, ogni tipo di dato riguardante gli utenti può essere analizzato e generare profitto. Per sopravvivere in questo tipo di Internet, dove la valuta principale sono i dati degli utenti, è importante fidarsi del prodotto che utilizziamo. Come? I software open source possono rappresentare una parziale soluzione al problema perché mettono in condizione gli utenti di vedere come vengono gestiti i loro dati“, ha dichiarato Gubello.
Ma a parlare di libertà e tecnologia sarà anche Andrew Wilson, 42 anni di carriera nel mondo del software di cui 22 presso Intel. Sul palco della SFScon si domanderà: come possiamo preservare la libertà tecnologica ed estenderla a una nuova era? Per rispondere Wilson metterà in relazione l’utilizzo dell’open source all’interno delle imprese con il liberalismo politico, convinto che i due ambiti abbiano molto in comune.
Deb Bryant, Senior Director di Open Source Program Office e CTO di Red Hat, keynote speaker di sabato 16 novembre, si concentrerà invece sulle sfide che attendono il Free Software nel 2020, tra le ragioni del profitto e quelle del bene sociale.
Molti altri sono gli speaker che si alterneranno durante l’evento. Citiamo Barbara Plank, professoressa dell’ITU di Copenaghen e prossimo responsabile del programma di Master in Data Science; Carmen Bianca Bakker, attivista del software libero e studente di ingegneria del software presso la NHL Stenden di Leeuwarden; Maurizio Napolitano, coordinator della unit Digital Commons Lab del centro ICT di FBK; Thomas Cedric, CEO del Consorzio francese OW2. Con loro molti altri esperti italiani e internazionali, tra cui rappresentanti di NOI Techpark, di Eurac Reserach, Fraunhofer Italia e Unibz.
Fondato nel 2001 su iniziativa del Linux User Group Bolzano-Bulsan, SFScon dal 2005 è stato organizzato e promosso da TIS Innovation Park e, a seguire, da NOI Techpark. L’evento quest’anno è realizzato in collaborazione con EEN-Enterprise Europe Network, la rete europea a supporto delle imprese.
Per maggiori informazioni e per partecipare all’evento, è possibile fare riferimento al sito di SFScon.