La scorsa notte, in occasione di un evento benefico tenutosi negli Stati Uniti, il cofondatore di Google – Sergey Brin – si è presentato indossando il prototipo di occhiali per la realtà aumentata che avevamo illustrato in quest’articolo. Nella foto a lato, che è stata pubblicata da Robert Scoble sul suo blog, si vede raffigurato proprio un barbuto Brin che sfoggia i futuristici occhiali.
Scoble, blogger e technical evangelist, ha riferito di non essere riuscito a convincere Brin di “prestargli” per qualche minuto i suoi avvenieristici occhiali ma ha confermato che l’oggetto tecnologico è già perfettamente operativo. Ulteriori indagini non hanno dato frutti dal momento che Brin ha preferito non rivelare maggiori dettagli sul funzionamento degli occhiali. Scoble ha riferito di aver notato una luce blu lampeggiante all’altezza del bulbo oculare destro di Brin e che “il socio” di Larry Page portava uno zainetto la cui presenza, almeno all’apparenza, sembrava assolutamente non correlata al funzionamento degli occhiali.
Nel corso di una brevissima intevista, Brin ha confermato che gli occhiali per la realtà aumentata sarebbero ancora in una fase di sviluppo preliminare. Google, nonostante l’abitudine dell’azienda di non rilevare in anteprima i suoi progetti futuri, ha questa volta preferito cominciare ad offrire delle informazioni generiche con lo scopo di sondare il terreno e raccogliere il parere degli utenti. L’ideatore del motore di ricerca più conosciuto al mondo ha precisato che la raccolta di dati circa le valutazioni degli utenti è un’attività che l’azienda considera molto importante ed è utilissimo sapere, allo stesso tempo, come gli stessi utenti pensano di poter utilizzare, in futuro, gli occhiali.
Brin non ha voluto precisato se i suoi occhiali fossero autoalimentati ma si è limitato a dichiarare che il prodotto finale dovrà essere in grado di collegarsi e dialogare con una vasta gamma di dispositivi. Secondo il 38enne russo, naturalizzato statunitense, i tecnici di Google riporranno particolare attenzione nel ridurre al minimo, molto al di sotto dei livelli fissati dalla legge, le radiazioni elettromagnetiche prodotte dai nuovi occhiali. Si tratta di un aspetto, ha spiegato Brin, sul quale ci si concentrerà molto.
Alcune indiscrezioni prefiguravano un possibile rilascio dei primi modelli di occhiali per la realtà aumentata già entro la fine dell’anno. Brin non si è voluto esprimere in proposito limitandosi ad un laconico “dateci tempo“.
Frattanto, non può non strappare un sorriso il video pubblicato su YouTube da Tom Scott (ved. questa pagina). Si tratta di una parodia del video di presentazione di Google diffuso sul web nelle scorse ore. Scott ironizza sul possibile comportamento degli occhiali e sui rischi che si potrebbero correre affidandosi ciecamente alla tecnologia. Il microfono che invia un messaggio indesiderato ad uno dei contatti in rubrica, la visualizzazione di messaggi pubblicitari mentre si cammina, le distrazioni alle quali si potrebbe essere soggetti.