Secondo quanto rivelato, nelle scorse ore, dal Financial Times, l’approvazione dell’accordo di acquisizione di Skype da parte di Microsoft dovrebbe essere dietro l’angolo. Stando a quanto emerge dal rapporto del quotidiano statunitense, Joaquin Almunia, commissario UE responsabile delle questioni legate alla concorrenza, sarebbe già pronto ad accendere il semaforo verde ritenendo che la manovra posta in essere da Microsoft non causi alcun danno alla competizione tra le varie realtà aziendali. Potrebbero quindi essere ignorate le lamentele arrivate in Commissione Europea, ad esempio, da Messagenet che contestava la creazione di un monopolio a favore del colosso di Redmond. La milanese Messagenet aveva chiesto ai commissari europei di impedire che Skype possa essere integrato nei prodotti Microsoft collegati alla suite Office. Diversamente, il rischio – sempre secondo la società attiva nei servizi VoIP, SMS e fax – sarebbe quello di tagliare le gambe ai concorrenti, soprattutto quelli di più modeste dimensioni.
Microsoft avrebbe promesso, in sede europea, di mantenere Skype un prodotto interoperabile e di garantirne il supporto anche su altri sistemi operativi (non soltanto, quindi, su Windows).
Il via libera all’accordo da 8,5 miliardi di dollari era stato ottenuto in giugno dalla “Federal Trade Commission” USA mentre ad oggi manca ancora all’appello il parere ufficiale e definitivo dalla Commissione Europea. Anche le autorità russe, ucraine, serbe e taiwanesi starebbero analogamente valutando l’impianto generale dell’intesa Microsoft-Skype.
Skype, se l’accordo dovesse essere ratificato, diverrà una nuova unità di business in seno a Microsoft sebbene non sia ancora chiaro come la società intenda integrare la tecnologia alla base del funzionamento del client VoIP nei suoi servizi. Stando a quanto dichiarato da Steve Ballmer, il CEO di Skype – Tony Bates – dovrebbe diventare il presidente della divisione Microsoft Skype.
L’accordo Microsoft-Skype potrebbe portare ad una rapida risoluzione della problematica recentemente verificatasi con Eutelia. La società aretina in amministrazione straordinaria, infatti, ha infatti deciso di bloccare – in seguito ad un provvedimento ministeriale – tutte le numerazioni Skype di cui ha titolarità. Le numerazioni geografiche erano utilizzate per fornire agli utenti Skype linee telefoniche aggiuntive utilizzabili in modalità VoIP.
Nel 2010, Skype vantava oltre 170 milioni di utenti che via a via si sono connessi al network per un totale complessivo di 207 miliardi di minuti di conversazioni vocali e videoconferenze.