Secondo una ricerca IA già più creativa della media degli esseri umani

256 persone e 3 chatbot si sfidano per dimostrare chi ha più creatività: ecco il test e il sorprendente risultato conseguente.

Con modelli di Intelligenza Artificiale come ChatGPT e Midjourney sono molte le professioni che saranno, o meglio sono, rivoluzionate.

In molti però, pensano che la creatività umana non sarà, perlomeno nel breve periodo, soppiantata da quella delle macchine. Stando a una recente ricerca, però, ciò sta avvenendo proprio sotto i nostri occhi.

In uno studio pubblicato su Scientific Reports il 14 settembre 2023, Mika Koivisto del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Turku (Finlandia), e Simone Grassini del Dipartimento di Scienze Psicosociali dell’Università di Bergen (Norvegia), hanno condotto una ricerca molto interessante per quanto concerne creatività e IA.

Stiamo parlando di un esperimento in cui sono state poste domande a 256 persone e tre tipi di Intelligenza Artificiale, confrontando poi le risposte ottenute.

Dei 256 soggetti, 108 erano donne, 145 uomini e 3 erano altri o non volevano rivelare la propria identità di genere. La loro età variava dai 19 ai 40 anni, con un’età media di 30,4 anno. Tutti i soggetti sono stati reclutati come madrelingua inglese attraverso la piattaforma di ricerca Open Science Framework e a ciascun soggetto sono state pagate 2 sterline (poco più di 2 euro) per i circa 13 minuti utili a rispondere alle domande.

D’altra parte, le piattaforme utilizzate sono stati i chatbot di OpenAI ChatGPT3.5 e ChatGPT4 e il sistema di intelligenza artificiale Copy.ai, basato su ChatGPT3.5. I tre chatbot hanno effettuato un numero di test di 11 volte maggiore rispetto agli umani (in quanto le risposte dell’IA tendono ad essere molto corte e perché i chatbot tendono a ripetere le stesse).

Il test della creatività, umani contro chatbot: ecco i risultati

Il succo dell’esperimento era quello di rispondere al maggior numero possibile di usi alternativi per quattro oggetti di uso quotidiano, ovvero una corda, una scatola, una matita e una candela. L’originalità delle risposte è determinata dall’Alternative Uses Test (AUT), un metodo utilizzato per valutare come un pensiero divergente che genera idee diverse.

Come risultato dell’aggregazione dei risultati sperimentali, si è scoperto che mentre il punteggio medio di originalità dell’IA era significativamente più alto del punteggio medio degli esseri umani sia in “distanza semantica” che in “creatività”, il punteggio più alto in assoluto era di un essere umano.

Commentando lo studio, Koivisto ha affermato “Questi risultati suggeriscono che nell’AUT, il test più tipico del pensiero creativo, l’intelligenza artificiale può eguagliare o superare la capacità dell’essere umano medio di generare idee“. Sebbene i chatbot generalmente abbiano prestazioni superiori agli umani, gli esseri umani con una maggiore elasticità possono ancora competere con i chatbot e, anzi, vincere la sfida.

Nonostante ciò, va tenuto conto che l’IA si sta sviluppando rapidamente e, nel giro di pochi anni (o forse mesi) i risultati di questi test potrebbero dare risultati ancora più sorprendenti.

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