Secondo ricerca affidarsi troppo ad AI diminuisce pensiero critico

AI e pensiero critico: studio rivela come l'utilizzo massiccio di questa tecnologia possa portare problemi ai lavoratori.
Secondo ricerca affidarsi troppo ad AI diminuisce pensiero critico

Quando pensiamo all’Intelligenza Artificiale abbinata a potenziali pericoli, l’abbinamento che spesso si tende a fare riguarda all’ambito lavorativo o a fantascientifiche rivolte delle AI.

Secondo alcuni studiosi, il maggior rischio legato all’affidarsi a questa tecnologia da parte degli esseri umani, potrebbe essere la graduale perdita del senso critico. A sostenerlo sono alcuni ricercatori della Carnegie Mellon University e di Microsoft si stanno preparando alla presentazione di uno studio che sostiene questa tesi il prossimo mese di aprile.

Secondo gli esperti, il pensiero critico è come una sorta di piramide, con la conoscenza in cima seguita dalla comprensione idee, dalla loro messa in pratica, dall’analisi, dalla sintesi e da una serie di criteri che consentono agli esseri umani di muoversi lungo questa struttura.

Con l’AI pensiero critico a rischio? Formazione e consapevolezza la chiavi per tutelarlo

La ricerca ha preso in considerazione 319 lavoratori nel contesto impiegatizio, andando a notare come l’AI ha sì migliorato l’efficienza ma, allo stesso tempo, ha causato anche svantaggi sul lungo termine. Nello specifico, gli studiosi hanno evidenziato una sorta di inibizione del pensiero critico, una sorta di “dipendenza da AI” e una capacità ridotta di risoluzione indipendente dei problemi.

Nonostante quanto appena detto, i ricercatori non vogliono che le persone giungano a conclusioni definitive sull’uso dell’IA e sull’indebolimento delle loro capacità nel contesto lavorativo. Il campione ristretto e l’imprevedibilità della mente umana, sono fattori che potrebbero aver inciso sullo studio.

A dispetto di ciò, i dati ottenuti possono suonare come un allarme. Secondo gli esperti, nei prossimi anni i lavoratori dovranno essere formati per un utilizzo corretto dell’AI e dovranno mantenere “allenato” il proprio pensiero critico.

Questo consiglio appare ancora più concreto in virtù del recente sondaggio del World Economic Forum, secondo cui l’AI mette a rischio il 41% della forza lavoro a livello mondiale. I CEO dei più grandi colossi tecnologici ammettono già di aver già licenziato parte del personale, sostituito proprio dall’AI.

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