Dopo la presentazione della prima CPU NVidia per i sistemi server, battezzata Grace, c’è stato un po’ di fermento tra gli azionisti e gli investitori Intel.
Il numero uno della società di Santa Clara, da poco insediatosi, ha risposto all’offensiva lanciata da NVidia dichiarando a Fortune che non è Intel a inseguire bensì proprio l’azienda guidata da Jen-Hsun Huang.
“In questo caso non siamo noi che rispondiamo a loro“, ha detto Pat Gelsinger, CEO di Intel, “perché la gamma di CPU ottimizzata per le applicazioni di intelligenza artificiale è un’idea di Intel e in questo settore Intel è leader“.
Secondo Gelsinger sarebbero proprio gli ingegneri di NVidia ad aver investito nel settore delle CPU dopo i miglioramenti sul piano della potenza computazionale per le app di intelligenza artificiale fatte registrare dai processori Intel Ice Lake per i server.
“Con la nostra linea di prodotti Habana abbiamo inoltre segnato un percorso molto aggressivo e la nostra partnership con Amazon incentrata sui servizi cloud ne è una prova evidente“, ha proseguito “il timoniere” di Intel. Sul versante del supporto per l’intelligenza artificiale “siamo all’attacco piuttosto che in una situazione di difesa“, ha aggiunto.
La prima CPU NVidia Grace è destinata a debuttare sul mercato non prima del 2023 e numerosi sarebbero i clienti ad averla preordinata.
Ciononostante, in molti hanno letto un po’ di preoccupazione nelle parole di Gelsinger. Era davvero necessario puntualizzare chi è in testa e chi insegue?
È certamente vero che il mercato dei server è dominato da Intel e AMD sta iniziando a guadagnare adesso una quota di mercato significativa ma ci sono anche una miriade di aziende che si stanno via via proponendo. Si tratta di soluzioni basate su architettura ARM, come la CPU Grace di NVidia e molte sono appunto orientate alle applicazioni di intelligenza artificiale.