Secondo alcuni ricercatori ChatGPT Search è un fallimento

ChatGPT Search è un flop? La ricerca della Columbia University mette a confronto Google e Bing con lo strumento di OpenAI: ecco i risultati.
Secondo alcuni ricercatori ChatGPT Search è un fallimento

Con ChatGPT Search, OpenAI sembra aver voluto lanciare una chiara sfida a Google. Stando a quanto sostenuto da alcuni ricercatori, il colosso di Mountain View può comunque continuare a dormire sonni tranquilli.

Stando a un recente studio presentato dal Tow Center for Digital Journalism della Columbia University, ChatGPT Search sembra dimostrare grandi difficoltà quando si tratta di rispondere alle query dei suoi utenti.

Gli studiosi hanno effettuato test particolari, confrontando Google e Bing con il più recente strumento offerto da OpenAI. Raffrontando i due motori di ricerca appena citati con ChatGPT Search, i risultati sembrano essere stati impietosi con le piattaforme “veterane” del settore che hanno surclassato lo strumento AI.

ChatGPT Search flop secondo alcuni ricercatori: arriva la risposta di OpenAI

I ricercatori hanno descritto nei dettagli la loro ricerca: “Da ogni editore, abbiamo selezionato 10 articoli ed estratto da esse citazioni specifiche. Queste citazioni sono state scelte perché, quando inserite nei motori di ricerca come Google o Bing, restituivano in modo affidabile l’articolo di origine tra i primi tre risultati. Abbiamo quindi valutato se il nuovo strumento di ricerca di ChatGPT identificasse accuratamente la fonte originale per ogni citazione“.

Secondo i risultati proposti dagli esperti, ChatGPT ha fornito una serie di risposte parzialmente o completamente errate, di fatto dimostrandosi non capace di rispondere a una query nella maggior parte delle occasioni. A risultare molto preoccupante è anche l’aspetto della citazione delle fonti, ambito in cui ChatGPT Search ha palesato frequenti errori. Questo tipo di disguido potrebbe portare a guai per la startup che si aggiungerebbero alle già tante cause legali affrontate in questi mesi.

OpenAI ha voluto commentare la ricerca della Columbia University, affermando che i risultati sono frutto di un test effettuato in modo errato e che, a prescindere dai risultati di questo studio, la compagnia continuerà a lavorare per migliorare e sviluppare questo progetto.

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