Aumentare la capienza degli hard disk rappresenta solo la metà della sfida per i produttori hardware. È infatti essenziale che con essa crescano anche le prestazioni in fase di lettura e scrittura dei dati.
Seagate ha illustrato la sua “ricetta” per liberare il potenziale degli hard disk del futuro rendendoli il doppio più veloci rispetto a tutti i modelli attuali.
Per raggiungere l’obiettivo Seagate ha presentato la sua tecnologia Multi Actuator che usa due gruppi di bracci attuatori che lavorano in maniera indipendente (l’approccio utilizzato è visibile cliccando qui).
L’attuatore è il componente responsabile del movimento delle testine dell’hard disk sulla superficie magnetica. Oggi tutte le testine sono disposte sullo stesso braccio muovendosi quindi assieme e solo una di esse, in un certo istante, è impegnata in un’operazione di lettura o scrittura.
La tecnologia Multi Actuator di Seagate mira appunto a superare questa importante limitazione: il nuovo schema fa sì che l’hard disk possa leggere o scrivere da due testine alla volta, una per ciascun braccio.
Seagate porta così i vantaggi del parallelismo nei dischi fissi offrendo prestazioni mai viste sinora con gli hard disk magnetomeccanici.
I due attuatori saranno abbinati all’utilizzo della tecnologia HAMR, acronimo di Heat-Assisted Magnetic Recording, che permette di registrare dati magneticamente con un’alta stabilità usando un laser termico: Seagate investe sulla tecnologia HAMR per hard disk capienti fino a 40 TB.
Il laser modifica lo stato fisico delle celle di memoria permettendo la memorizzazione di gruppi di bit in un’area più piccola senza esporsi agli stessi effetti del superparamagnetismo e aumentando così drasticamente la capienza del disco.
In futuro Seagate potrebbe riuscire a realizzare dischi fissi con un numero ancora maggiore di attuatori, superiore a due. Non è dato sapere quando gli hard disk Multi Actuator arriveranno sul mercato ma è verosimile che Seagate possa iniziare a mostrare qualche prototipo già nel corso del prossimo anno.