Dopo lo “scandalo” dei giorni scorsi il cambio al vertice era ormai nell’aria. Così, a distanza di poco più di una settimana dallo scoppio della bomba Scott Thompson, l’ex numero uno di Yahoo! ha dovuto presentare le sue dimissioni. Il CEO della società, recentemente subentrato a Carol Bartz, è stato infatti definitivamente allontanato, reo di aver mentito sulla sua laurea. Ad “inchiodare” Thompson è il curriculum presentato prima della nomina ai vertici di Yahoo!: nel documento il manager dalla brillante carriera (molto positive le esperienze in PayPal come presidente e presso Inovant, società controllata da Visa) aveva dichiarato di essere in possesso di una laurea in ingegneria informatica, titolo di studio in realtà mai conseguito.
La denuncia sul comportamento poco cristallino da parte di Thompson è stata presentata nei giorni scorsi da David Loeb, uno degli azionisti di Yahoo! (il fondo da lui rappresentato detiene il 5,8% della proprietà della società di Sunnyvale, California) e faceva presente come l’ex CEO avesse mentito anche alla SEC (Securities and Exchange Commission), l’ente statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori, avanzando anche in questo caso una dichiarazione mendace.
L’allontanamento di Thompson ha comunque i contorni di un “regolamento di conti” al vertice di Yahoo!: Loeb da tempo aveva criticato le scelte aziendali e ripetutamente chiesto una poltrona nel consiglio di amministrazione della società.
Yahoo!, nel frattempo, ha immediatamente nominato CEO Ross Levinsohn, sino ad oggi responsabile della divisione global media dell’azienda. Sempre più nebuloso, a questo punto, il futuro di Yahoo!, una realtà che secondo l’opinione più diffusa non avrebbe saputo tenere il passo dei principali concorrenti innovando poco e non riuscendo a focalizzarsi su settori di business sufficientemente remunerativi.
Dall’altro versante dell’Oceano nelle ultime ore è arrivata la notizia che Thompson non si sarebbe dimesso solamente sulla base delle dichiarazioni mendaci sulla laurea ma, purtroppo, spinto alla decisione a causa del suo cagionevole stato di salute (si parla della scoperta di un carcinoma tiroideo). Nella dichiarazione ufficiale diramata da Yahoo! si parla infatti di dimissioni per motivi personali.
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