Scomparsi un quarto dei contenuti online esistenti tra 2013 e 2023

Quanto sono longevi i contenuti online? Una ricerca prende in esame un milione di URL, Wikipedia e X per cercare di fare chiarezza.
Scomparsi un quarto dei contenuti online esistenti tra 2013 e 2023

Secondo un report proposto dal Pew Research Center, circa un quarto dei contenuti online esistenti tra il 2013 e il 2023 è scomparso o comunque non più accessibile.

La società, che si occupa prevalentemente di sondaggi e ricerche, ha selezionato in modo causale quasi un milione di URL (esattamente 999.899), andando a prendere in esame contenuti presenti negli stessi che sono stati creati negli ultimi dieci anni.

In questo contesto, il 38% dei contenuti risalenti al 2013 è ormai perso o inaccessibile. Con gli anni seguenti, come comprensibile, questa percentuale si riduce drasticamente fino al 2023, di cui solo l’8% dei contenuti è in qualche modo perso. In media, si parla di circa un 25% di articoli persi tra quelli creati nell’ultimo decennio.

Questi, però, non sono gli unici dati interessanti di questa singolare ricerca.

Wikipedia, X e non solo: i contenuti online hanno un ciclo vitale più contenuto del previsto

Il Pew Research Center, infatti, ha esaminato anche una piattaforma come Wikipedia (nella sua versione inglese) effettuando una ricerca effettuata su ben 50.000 pagine.

Qui, il 53% di articoli con link verso siti Web esterni presentava almeno un collegamento verso un sito non funzionante o, comunque, una pagina non disponibile.

Altro interessato dato emergente è quello relativo ai social network, più precisamente a X. Raccogliendo dati riguardanti i post in tempo reale, partendo da primavera 2023, la ricerca ha evidenziato come il 18% dei post, in genere, scompare dopo pochi mesi.

In questi casi, il 60% delle volte ciò è avvenuto perché gli account da cui i post erano stati scritti sono stati chiusi, cancellati o comunque disattivati. I tweet di X che tendono a scomparire più facilmente sono curiosamente quelli in lingua turca o araba.

Va comunque anche detto che il 6% di post scomparsi torna in vita attraverso il ripristino dell’account o il cambiamento dello stato di quest’ultimo. Se è vero che il Web e i social network “non dimenticano” va anche detto che per certi contenuti il ciclo vitale sembra più contenuto del previsto.

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