Eric Schmidt, presidente esecutivo di Google, torna su un tema a lui molto caro: i pagamenti attraverso i dispositivi mobili. Durante il “Lions International Festival of Creativity” di Cannes, Schmidt ha dichiarato che i pagamenti effettuati ricorrendo ai terminali mobili cresceranno vertiginosamente nel giro di un anno. Un terzo dei ristoranti e dei negozi di più grandi dimensioni, soprattutto quelli dislocati negli outlet, si attrezzeranno per accettare i pagamenti mediante gli smartphone equipaggiati con lo speciale chip NFC (“Near Field Communication“) entro il prossimo anno, sostiene Schmidt.
Proprio il mese scorso Google aveva presentato il “borsellino elettronico” Wallet, servizio che sfrutta la tecnologia NFC per consentire ai possessori di telefoni Android l’acquisto di qualunque tipo di prodotto. Google Wallet sarà fruibile dai possessori del Nexus S ed opererà così come se l’utente fosse possessore di una carta di credito MasterCard con tecnologia PayPass (essendo “contactless” non richiede né firma né PIN per spese sino a 25 euro) o di una sorta di prepagata a marchio Google.
Secondo i dati forniti da Google, negli Stati Uniti vi sarebbero già 124.000 negozi abilitati PayPass mentre in tutto il mondo la cifra salirebbe a 311.000.
A dimostrazione di quanto sia “caldo” il tema dei pagamenti in mobilità, la società fondata da Larry Page e Sergey Brin ha confermato che tutti i prossimi smartphone Android utilizzeranno il chip NFC e, secondo alcune indiscrezioni, è altamente probabile che anche Apple possa inserirlo in una delle prossime versioni dell’iPhone.
Schmidt è fiducioso che le varie compagnie che si occupano dell’emissione di carte di credito si attivino tempestivamente per aggiornare i terminali di pagamento: “la frequenza delle frodi via NFC sarà nettamente più bassa”, è convinto il manager di Google.