Durante un’intervista in terra europea, il presidente esecutivo di Google – Eric Schmidt – ha dichiarato che il principale vero rivale del colosso di Mountain View sarebbe Amazon. Non quindi né Apple, né Microsoft.
Schmidt ha spiegato che Amazon toglie al motore di ricerca di Google una buona fetta di traffico quando si parla di interrogazioni legate a prodotti commerciali. Secondo l’ex amministratore delegato di Google, infatti, gran parte degli utenti cercherebbe direttamente su Amazon quando l’obiettivo è informarsi su un acquisto.
Sul sito di e-commerce della società di Jeff Bezos, infatti, gli utenti non soltanto possono ricercare prodotti, paragonare prezzi, leggere specifiche e caratteristiche ma anche documentarsi meglio esaminando i giudizi degli utenti ed, infine, procedere eventualmente con l’acquisto.
Questo a Google manca, ammette Schmidt, e spiega così perché Amazon ottenga il doppio del traffico del motore di ricerca ideato dal duo Page-Brin quando le ricerche hanno a che fare con i prodotti.
C’è però anche un aspetto in più che Schmidt si è guardato dal ricordare: Amazon starebbe per lanciare una piattaforma di advertising molto simile a Google Adsense (Amazon farà presto concorrenza a Google AdSense).
Schmidt ha quindi colto l’occasione per far presente come il monopolio di Google non esista. La tesi del presidente di Google è che la sua azienda opera in un settore dove la concorrenza è fortissima: non si parla di una realtà impegnata nel settore delle reti di telecomunicazioni, elettriche o energetiche che spesso può lavorare, in diverse nazioni, senza dei veri concorrenti.
Per Schmidt Google è quotidianamente alle prese con una concorrenza spietata. Anzi, quella più pericolosa può arrivare da un anonimo garage – esattamente come accadde quando Page e Brin fondarono Google – e non tanto dalle aziende già affermate a livello internazionale.