Scaricare musica gratis, arriva un nuovo software che farà discutere

Presentato un nuovo software libero e opensource che permette di scaricare musica appoggiandosi ad alcune tra le principali piattaforme di streaming free. Il programma, disponibile per Windows, macOS e Linux, sembra funzionare bene ma non possiamo non sollevare alcuni punti interrogativi.
Scaricare musica gratis, arriva un nuovo software che farà discutere

C’è una ventata di aria nuova tra le applicazioni per ascoltare la musica. Di recente è nato un software che funge innanzi tutto da motore di ricerca che permette di scaricare musica gratis ascoltandola dal proprio dispositivo. Al momento non è compatibile con i dispositivi mobili ma esistono versioni free per sistemi Windows, macOS e Linux.

La nuova applicazione che dà la possibilità di scaricare brani musicali di ogni genere si chiama Nuclear e mette a disposizione l’accesso a un vasto archivio.
Com’è possibile trovare e scaricare canzoni se, come sembra, gli sviluppatori di Nuclear non possono vantare alcun tipo di accordo commerciale?

Ecco la risposta: l’applicazione della quale stiamo parlando usa i siti per scaricare musica gratis più famosi e combina i loro archivi formandone uno ancora più esteso e, allo stesso tempo, facilmente accessibile.

L’autore di Nuclear dichiara espressamente di appoggiarsi ai cataloghi più famosi liberamente accessibili dagli utenti a costo zero e spiega di abbinare ai brani musicali le informazioni provenienti da sorgenti come Discogs e Last.fm per aggiungere dati su autori, album e così via.

Usare l’applicazione è semplicissimo: basta scaricare e installare da GitHub la versione progettata per il sistema operativo in uso.

Nuclear è basata su Electron, noto framework opensource sviluppato e aggiornato da GitHub (piattaforma acquistata da Microsoft) che facilita la creazione di applicazioni e interfacce utente adoperando componenti originariamente progettati per il web (ad esempio Node.js per la parte back end e Chromium per il front end).

Punto di forza di Nuclear è certamente il suo motore di ricerca: basta digitare il nome di un album, di un brano o di un artista per trovare ciò che si desidera.
Con un clic su Add to queue o su Play now è possibile aggiungere il brano scelto alla lista di riproduzione posta nella colonna di destra oppure ascoltarlo immediatamente.

Dalla Dashboard di Nuclear si può accedere ai brani del momento, a una suddivisione (migliorabile per quanto riguarda la pertinenza dei risultati) per categorie e generi, a eventi e notizie.
Già sin d’ora si possono costruire le playlist preferite e agendo sulla sezione Plugin è possibile indicare la sorgente preferita dei brani musicali.

L’autore dichiara di voler trasformare Nuclear in una app per scaricare musica gratis (è già pronta la sezione Downloads nella colonna di sinistra) e a breve saranno attivate le classifiche (Charts) con le colonne sonore più apprezzate e ascoltate.

Il progetto è sicuramente interessante ed è già stato “celebrato” dalla comunità opensource (Nuclear stesso viene distribuito sotto licenza GNU GPLv3): c’è però un problema di fondo, secondo noi. Alcune piattaforme online vietano espressamente utilizzi non autorizzati dei contenuti in esse pubblicati.
Se da un lato è vero che Nuclear non “si impossessa” dei brani musicali e non svolge un’attività a fini di lucro, è altrettanto vero che nelle condizioni di utilizzo delle principali piattaforme di streaming audio/video è vietata agli utenti fruitori di scaricare, copiare e riprodurre i contenuti senza previo consenso scritto. La domanda sorge spontanea: l’attività posta in essere da Nuclear e la soluzione tecnica adottata dal programma come possono essere inquadrate?
È un po’ il tema del quale avevamo parlato nell’articolo Scaricare video dalle piattaforme di streaming online è legale?. Bisognerà vedere in che modo si comporteranno i principali siti di streaming multimediale. Anche perché l’autore scrive: “immaginate di avere Spotify ma non dovete pagare per avere una libreria musicale ancora più vasta“.

Nuclear, come spiega lo sviluppatore, va considerata come una versione pre-alpha: ciò significa che alcune caratteristiche potrebbero non funzionare o che altre potrebbero evidenziare comportamenti anomali.

Ciò che non ci è affatto piaciuto – e che molto probabilmente non convincerà in molti – sono le “testimonianze” pubblicate sul sito web ufficiale. Quasi in calce alla home page del progetto si legge la frase “Nuclear is what iTunes could have been” ovvero, tradotto in italiano, “Nuclear è ciò che iTunes avrebbe potuto essere“. La citazione viene attribuita a Steve Jobs, ex CEO di Apple. Si tratta di una evidente e superflua caduta di stile, almeno secondo il nostro modesto giudizio.
L’indimenticabile Jobs è infatti venuto a mancare ad ottobre 2011 e attribuire al cofondatore della Mela una dichiarazione del genere è secondo noi davvero di cattivo gusto (il dominio di secondo livello cui si appoggia Nuclear, tra l’altro, appare registrato nel 2015).

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