Scandalo: hard disk venduti come nuovi, in realtà erano già usati

Diverse segnalazioni hanno messo in luce il problema di hard disk Seagate venduti come nuovi quando invece avevano migliaia di ore di utilizzo sulle spalle. Come controllare i valori FARM per verificarne l'usura.

Stanno destando scalpore una serie di segnalazioni provenienti dalla Germania. Alcune decine di utenti (e il loro numero sembra destinato a crescere…) hanno acquistato un hard disk Seagate attraverso vari canali. L’unità era venduta come nuova; in realtà, effettuando una serie di verifiche dopo l’arrivo dell’hard disk, hanno scoperto che il supporto di memorizzazione aveva migliaia di ore di funzionamento sulle spalle.

I tedeschi di Heise, che hanno reso pubblica la notizia, evidenziano che le segnalazioni degli utenti si concentrano sulle unità Seagate Exos, hard disk destinati principalmente ai sistemi server.

Come controllare l’usura dell’hard disk

Per stabilire se un hard disk sia stato effettivamente usato in precedenza, è necessario fare affidamento ai valori FARM (Field Accessible Reliability Metrics), un sistema di metriche avanzate che Seagate ha implementato per monitorare la durabilità dei suoi dischi. I valori FARM forniscono informazioni molto più dettagliate rispetto ai valori SMART e possono rivelare l’effettivo tempo di utilizzo del disco. E questo anche nel caso in cui i valori SMART non mettano in evidenza alcuna problematica.

La verifica dei valori FARM non è semplice, poiché richiede l’utilizzo di strumenti avanzati. Un programma utile per eseguire questo controllo è Smartmontools, disponibile per Windows, macOS, Linux, Unix e BSD.

Prima di avviare Smartmontools, è necessario verificare di avere a disposizione almeno la versione 7.4. Il software, che funziona da riga di comando, è in grado di leggere ed estrapolare i dati FARM. I comandi da usare sono i seguenti:

  • smartctl --scan-open: questo comando restituisce l’elenco dei dischi rigidi collegati al sistema.
  • smartctl -l farm DRIVE: questo comando esegue la raccolta dei dati FARM, ma funziona soltanto con i dischi Seagate. Dopo aver eseguito il comando, bisogna verificare il valore delle ore di utilizzo nel file di log generato.

Cosa può essere successo e come comportarsi

Stando alle valutazioni effettuate in queste prime ore, tante unità vendute come nuove avevano già sostenuto tra le 15.000 e le 36.000 ore di utilizzo; alcuni hard disk da 4 TB avevano addirittura raggiunto le 50.000 ore di utilizzo.

Nei casi come quello di cui stiamo parlando, i rivenditori devono accettare i reclami degli utenti e farsi carico della gestione del problema. Un disco fisso venduto come nuovo quando in realtà non lo è affatto è una violazione del contratto di acquisto.

Per far valere i propri diritti, il suggerimento è quello di accludere il report fornito dalla pagina Garanzie e sostituzioni Seagate e rafforzare la contestazione inserendo il log FARM.

Seagate spiega che in commercio ci sono anche tanti hard disk ricondizionati, chiaramente venduti come tali. In questo caso, però, l’etichetta adesiva posta sull’hard disk è circondata di verde e i dati SMART/FARM sono comunque azzerati dal produttore.

Seagate è vittima di un problema nella catena di approvvigionamento

Al momento non è dato sapere come gli hard disk usati siano tornati in vendita sotto forma di dispositivi nuovi. È evidente, tuttavia, che la supply chain dei vari venditori ha fatto acqua da qualche parte. Seagate, da parte sua, è essa stessa vittima di un problema nella supply chain utilizzata da molti rivenditori fisici e online.

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