Secondo molti legali, esperti nel campo di tematiche relative alla proprietà intellettuale, gli hacker che hanno sbloccato l’iPhone di Apple, aprendo di fatto il dispositivo all’utilizzo di altri operatori di telefonia mobile, possono essere chiamati in causa, sia da Apple che da AT&T. L’azione legale potrebbe concretizzarsi soprattutto se coloro che hanno sbloccato il dispositivo ne trarranno profitto personale ossia qualora dovessero cominciare a vendere software o meccanismi in grado di permettere a terzi di “aprire” l’iPhone.
Le questioni legali presentano però molte sfaccettature: lo U.S. Digital Millennium Copyright Act (DMCA), secondo alcuni, farebbe dei distinguo consentendo, in certe situazioni, ai singoli possessori di telefoni cellulari, di sbloccare i dispositivi acquistati per poterli usare con altri operatori.
Secondo la maggior parte dei legali, quindi, sbloccare l’iPhone a livello individuale non sarebbe una violazione mentre la pubblicazione di instruzioni o di codice, anche a titolo gratuito, che consentano di giungere allo stesso risultato, esporrebbe a rischi, soprattutto se tali informazioni vengono distribuiti a fini di lucro.
John McLaughlin, fondatore di UniquePhones – società irlandese con sede a Belfast – aveva pianificato di rilasciare il codice per lo sblocco dell’iPhone entro Sabato. Una telefonata ricevuta, secondo quanto riportano le fonti, proveniente da un legale di AT&T, avrebbe suggerito a McLaughlin di desistere per non incorrere in una violazione delle leggi sul copyright.
L’interpretazione della legge è comunque molto varia ed arrivano anche commenti da parte di legali che non considerano una violazione la pubblicazione sul web, purché non se ne tragga profitto, del codice che permette lo sblocco dell’iPhone.
Ad ogni modo, il supertelefono di Apple sarebbe stato ormai “aperto”. Oltre ad una procedura di sblocco “hardware”, diverse società avrebbero messo a punto delle metodologie effettuabili unicamente via software. Secondo quanto dichiarato, sarebbe possibile usare iPhone con altri operatori telefonici applicando una procedura che richiede soltanto due minuti di tempo per poter essere messa in pratica. Dopo lo “sblocco” l’iPhone sarebbe risultato perfettamente operativo in ogni sua funzione, utilizzando l’operatore telefonico scelto.
Ricordiamo che Apple ha siglato un accordo esclusivo con l’operatore statunitense AT&T legando il suo dispositivo unicamente all’uso di questo provider.