Dopo i tanti dispositivi wearable lanciati sul mercato, Samsung non intende fermarsi. Mentre tutte le chiacchiere e indiscrezioni di quest’ultimo periodo si concentrano sui prossimi Galaxy S25, arriva un’altra “conferma” dai rumor che si diffondono tramite le maglie del web: Samsung sarebbe ormai pronta a fare il grande salto nel mondo degli occhiali smart. La data da segnare in calendario è il 22 gennaio 2025, quando il gigante sudcoreano dovrebbe presentare il suo nuovo dispositivo durante l’evento di lancio dei Galaxy S25. Si tratta di un momento importante per un settore in pieno fermento, spinto da successi recenti come i Ray-Ban Meta, che hanno dimostrato quanto queste tecnologie possano affascinare il pubblico.
Samsung prepara il lancio dei suoi occhiali smart: gennaio si avvicina
Secondo quanto riportato dai media coreani, Samsung adotterà una strategia già sperimentata con il Galaxy Ring, l’anello smart dedicato alla salute. Inizialmente, durante l’evento di gennaio, verranno mostrati solo pochi dettagli del prodotto, come immagini e video dimostrativi. Per toccare con mano gli occhiali, invece, bisognerà aspettare il terzo trimestre del 2025.
Un progetto ambizioso con Google al fianco
Gli occhiali di Samsung non saranno solo un esercizio di stile. Il dispositivo nasce dalla collaborazione con Google, che fornirà il software basato su Android e sfrutterà l’intelligenza artificiale di Gemini per funzioni avanzate. L’obiettivo? Creare un prodotto intuitivo e all’avanguardia.
Leggeri e pratici, ma senza schermo: l’idea di Samsung
Da quello che si sa, il design sarà particolarmente curato, con un peso di soli 50 grammi. Una scelta che punta a garantire comodità nell’uso quotidiano. Sorprende, invece, la decisione di non integrare un display: gli occhiali si affideranno a comandi gestuali e, forse, alla possibilità di effettuare pagamenti. Dettagli che sicuramente verranno chiariti più avanti.
Samsung dovrebbe svelare presto una piattaforma XR dedicata a questi occhiali, aprendo nuove prospettive per l’utilizzo della realtà estesa. Se il progetto manterrà le promesse, potremmo essere davanti a un dispositivo capace di cambiare le regole del gioco.