Le tecnologie utilizzate per la realizzazione dei pannelli per i moderni televisori di fascia alta sono ormai OLED e quantum dot.
I display OLED garantiscono un’elevata qualità dell’immagine ma i LED organici (la loro struttura è composta prevalentemente da carbonio) sono contraddistinti da una vita più breve rispetto agli schermi IPS.
Quantum dot risolve tale problema offrendo anche colori più vividi e una luminosità che può essere anche 30 volte superiore: Cos’è la tecnologia Quantum dot e come funziona.
L’industria sta però guardando con sempre maggior interesse alla tecnologia microLED: essa prende le mosse dagli schermi IPS ed elimina il problema della scarsa durata dei display OLED, grazie all’impiego di LED microscopici.
I singoli pixel che compongono l’immagine sono formati da un array di microLED che, tra l’altro, evidenziano consumi energetici estremamente ridotti.
Per questo motivo la tecnologia microLED è stata inizialmente pensata per l’utilizzo con gli smartwatch in primis e successivamente negli smartphone. Anche Apple ha recentemente confermato investimenti sui display microLED realizzati in collaborazione TSMC: Apple sta già lavorando sui display a microLED per sostituire gli OLED.
Samsung sarà probabilmente la prima azienda a presentare un TV a microLED in occasione del CES 2018, la manifestazione incentrata sull’elettronica di consumo che si terrà ad inizio gennaio.
C’è da dire che creare i microLED utilizzati nelle TV è decisamente più facile perché la loro dimensione è pari a 100 μm mentre sullo schermo di uno smartphone si scende a 1-10 μm.
I portavoce di Samsung hanno aggiunto che al CES di Las Vegas la società presenterà anche una TV 4K UHD da 150 pollici.