Dei pannelli TV OLED si parla ormai già da tempo. Si tratta di una soluzione completamente nuova rispetto agli LCD: diversamente rispetto a questi ultimi, infatti, i display OLED non necessitano di componenti aggiuntivi (retroilluminazione) per diventare luminosi ma producono luce propria. Gli OLED sono infatti costituiti da materiali elettroluminescenti la cui struttura è costituita essenzialmente da carbonio (elementi organici). Effettuando dei “drogaggi” (aggiunta di atomi non facenti parte del semiconduttore originale) è possibile modificare il comportamento del materiale variando il “colore” della luce emessa (da bianca in rossa, verde e blu). Combinando tre display di piccolissime dimensioni, si può fare in modo che l’occhio umano percepisca qualunque colore (rosso, verde e blu sono colori primari).
La tecnologia OLED permette la realizzazione di schermi sottilissimi che potranno essere addirittura piegati od arrotolati su se stessi. Minore anche la quantità di energia richiesta per il loro funzionamento: diversamente dagli attuali schermi LCD, un elemento OLED “spento” non consuma energia non producendo luce.
La tecnologia OLED, tuttavia, non è adatta solamente ai televisori di prossima generazione. Ieri, nel corso della seconda giornata del CES di Las Vegas, Samsung ha mostrato alcuni prototipi di schermi flessibili che saranno utilizzati in alcuni dei futuri modelli di smartphone della casa sudcoreana. Il progetto che che farà uso degli schermi flessibili ha già un nome: Youm.
I tecnici di Samsung hanno mostrato uno schermo OLED delle dimensioni di un comune foglio di carta che, tuttavia, è apparso in grado di visualizzare correttamente le immagini utilizzando colori brillanti.
“Siamo così convinti del grande potenziale degli OLED flessibili che abbiamo creato un’intera nuova linea di prodotto usando il marchio Youm“, ha spiegato un ingegnere Samsung illustrando le novità.