Samsung prova a tornare alle origini e con l’evidente obiettivo di contrastare la continua ascesa della rivale cinese Xiaomi presenta la nuova gamma di smartphone Galaxy M.
Inizialmente composta da soli due modelli, Galaxy M10 e Galaxy M20 ereditano alcune delle caratteristiche dei prodotti di punta pur portandoli su smartphone dichiaratamente di fascia bassa.
I due dispositivi sfoggiano un notch di dimensioni ridotte che accoglie la fotocamera frontale tanto che Samsung parla di un rapporto screen-to-body superiore al 90%.
Il Galaxy M10 presenta uno schermo da 6,22 pollici con risoluzione 720 x 1520 pixel, 2 o 3 GB di memoria e 16 o 32 GB di storage, SoC octa-core Exynos 7870 basato su core Cortex-A53 a 1,6 GHz e batteria da 3400 mAh ricaricabile attraverso il connettore USB Type-C.
Il Galaxy M20 integra invece un display da 6,3 pollici con risoluzione 1080 x 2340 pixel, processore Exynos 7904 formato da due core Cortex-A73 a 1,8 GHz e sei Cortex-A53 a 1,6 GHz, 3 o 4 GB di RAM, 32 o 64 GB di storage interno, una batteria da 5000 mAh in grado di supportare la ricarica rapida 15 W attraverso il connettore USB Type-C.
Entrambi i dispositivi risultano equipaggiati con una fotocamera posteriore da 13 Megapixel con apertura focale f / 1.9 e ulteriore sensore da 5 Megapixel con angolo visivo pari a 120 gradi. La fotocamera frontale è da 5 oppure 8 Megapixel, a seconda del modello, f / 2.0.
Si tratta di smartphone dual SIM, con lettore di impronte digitali posto sul retro e supporto Dolby Atmos nel caso del Galaxy M20.
L’idea di Samsung è per il momento quella di competere con Xiaomi partendo dai Paesi emergenti: Galaxy M10 avrà un prezzo di ingresso, al cambio, di circa 100 euro; il Galaxy M20 costerà 130 euro circa nella versione base. Chissà se li vedremo mai sui mercati occidentali.