Samsung prepara il suo ChatGPT, ma per un motivo molto particolare

Samsung sta sviluppando con Naver il suo chatbot proprietario: servirà per lavorare con i dati confidenziali dell'azienda, evitando la loro diffusione su piattaforme cloud di altre società.
Samsung prepara il suo ChatGPT, ma per un motivo molto particolare

A inizio maggio Samsung ha vietato l’uso di ChatGPT ai suoi dipendenti a causa di episodi di utilizzo improprio: alcuni sviluppatori, infatti, hanno condiviso con il chatbot informazioni confidenziali mettendo l’azienda in una posizione alquanto complicata. Una volta “messe a fattor comune” delle informazioni con ChatGPT, infatti, OpenAI conferma che esse possono essere riutilizzare per migliorare il comportamento del modello generativo. Soltanto di recente, a valle dell’intervento del Garante Privacy, l’azienda che offre ChatGPT ha ripristinato il servizio in Italia offrendo la possibilità di richiedere la rimozione dei dati personali eventualmente trasferiti al chatbot durante le precedenti sessioni di conversazione.

Dopo aver imposto il suo divieto, a quanto pare Samsung ha lanciato una collaborazione con Naver per sviluppare un chatbot proprietario, destinato esclusivamente all’uso interno.

A parlarne sono anche i colleghi di SamMobile, i quali hanno appreso tramite The Korea Economic Daily che il colosso sudcoreano non intende rinunciare all’idea di facilitare le mansioni ai suoi dipendenti tramite l’IA generativa; tuttavia, è necessario tutelare l’azienda sotto ogni punto di vista. Per tale ragione, Samsung starebbe collaborando da diverse settimane con il gigante della ricerca asiatico Naver, progettando congiuntamente una piattaforma AI specifica ed esclusiva per gli utenti aziendali.

In particolare, l’intelligenza artificiale generativa firmata Samsung-Naver resterà esclusiva ai dipendenti della divisione Device Solutions per un periodo iniziale, per poi diventare eventualmente disponibile per altre filiali, tra cui Device eXperience. Non ci si aspetta invece una distribuzione al di fuori dei server dell’azienda, proprio per assicurare il pieno controllo dei dati usati come input per il modello generativo.

Peraltro, con ogni probabilità questo chatbot IA sarà il più abile al mondo nella comprensione della lingua coreana, cosicché i dipendenti possano utilizzare lo strumento appieno senza preoccuparsi che notizie riservate di Samsung relative allo sviluppo dei semiconduttori, ai prodotti hardware e ai software proprietari possano essere trasferite a soggetti terzi senza l’autorizzazione della società.

Non è comunque escluso che questo primo passaggio possa contribuire alla creazione di un altro chatbot integrato nei vari dispositivi di casa Samsung, da TV a smartphone, passando per i computer portatili, capace di migliorare l’esperienza d’uso degli utenti finali.

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