Al momento, la suite di funzioni Galaxy AI è una esclusiva degli smartphone più costosi (e potenti) di Samsung, ovvero quelli di più recente generazione e appartenenti alle gamme Galaxy S e Galaxy Z. Qualcosa nella strategia del colosso sudcoreano però dovrebbe cambiare a breve, almeno stando ad una notizia dell’ultima ora.
Samsung: le funzioni Galaxy AI anche sui medio-gamma
Secondo le fonti di SamMobile, portale più che affidabile che si occupa – come lascia intendere il nome – di tutto ciò che riguarda la società di Seoul, Samsung avrebbe deciso di espandere la disponibilità di Galaxy AI e di portare quindi la suite anche su alcuni smartphone di fascia media, quindi quelli della serie Galaxy A.
E no, sempre secondo le indiscrezioni, non sarà obbligatorio acquistare uno smartphone di ultimissima generazione, perché basterà un aggiornamento software per rendere il Galaxy A35 e il Galaxy A55 degli smartphone AI. I due appena citati dovrebbero inaugurare la nuova strategia del colosso tech, ma è scontato il coinvolgimento anche degli smartphone della serie A in arrivo nel corso del 2024.
Ancora in base agli insider, l’aggiornamento in salsa AI sui Galaxy A35 e A55 potrebbe arrivare già con il rilascio della One UI 6.1.1, attualmente in fase di test. Bisogna attendere conferme, come è giusto che sia, ma è quasi certo che il pacchetto di funzionalità AI su questi dispositivi sarà ridotto rispetto a quello previsto per i flaghship.
Questo perché solo i chip più potenti e recenti possono gestire al meglio le funzioni di intelligenza artificiale che prevedono l’esecuzione direttamente sul dispositivo. Nel caso dei Galaxy A, considerati i limiti dei processori, bisognerà invece puntare principalmente sul cloud.
Non che questa sia una linea sorprendente: il Samsung Galaxy S23 FE, ad esempio, non supporta la funzione Instant Slow-Mo, inclusa invece nella suite Galaxy AI dei dispositivi della serie Galaxy S24.