Samsung ha sviluppato sensori per fotocamere digitali molto avanzati: basti ricordare quello da 108 Megapixel – ISOCELL Bright HMX -, già adottato da alcuni produttori di smartphone come Xiaomi: Xiaomi presenta lo smartwatch Mi Watch e Mi CC9 Pro, con fotocamera da 108 Megapixel.
I sensori fotografici di Sony restano comunque ancor oggi i più “gettonati” e con il preciso intento di sottrarre quote di mercato alla società rivale, in occasione di IEDM 2019 Samsung ha mostrato la sua nuova tecnologia per produrre sensori CMOS oltre 100 Megapixel ricorrendo a un processo litografico 14 nm FinFET.
Il principale problema con i sensori fotografici è che per lavorare necessitano di tensioni relativamente elevate – da 2V a salire – mentre chiunque disegni un chip ambisce ovviamente a tenere il valore della tensione il più possibile contenuto (così da ridurre consumi e surriscaldamenti).
Stando a quanto dichiarato dai ricercatori di Samsung, il processo 14nm FinFET permetterà di ridurre i consumi del 42% durante la registrazione di immagini a 10 fps da parte di un sensore a 144 Megapixel. Per un più comune sensore da 12 Megapixel operativo a 30-120 fps durante la registrazione video, la flessione in termini di consumi potrebbe arrivare fino al 37%.
I portavoce di Samsung non hanno fornito indicazioni sulla dimensione del singolo pixel che comunque dovrebbe essere pari a 0,7 micrometri. I 14 nm si riferiscono ai transistor che amplificano il segnale e all’hardware per la gestione analogica e digitale presenti sul sensore.