Non ci sono più dubbi a riguardo: nel giro di qualche mese sugli scaffali dei negozi (fisici e digitali) ci sarà anche il Samsung Galaxy Ring. Il nuovo indossabile del colosso sudcoreano è stato mostrato in anteprima all’evento Unpacked 2024 di qualche settimana fa e in queste ore è stato finalmente possibile provarlo. A voler essere più precisi, l’azienda ha dato la possibilità alla stampa di provare “solo” un prototipo dell’anello hi-tech.
Samsung Galaxy Ring, il prototipo al centro di un evento per la stampa: le prime impressioni
Allison Johnson di The Verge ha rivelato che l’anello è stato mostrato in tre diverse colorazioni (argento, nero e oro) e in diverse taglie, dalla S alla XL. Secondo la giornalista, l’indossabile è più leggero di quanto si possa pensare. E questo potrebbe essere un bene visto che un peso eccessivo sul dito alla lunga potrebbe dare fastidio.
Hon Pak di Samsung, durante l’incontro con la stampa, non ha specificato quali sensori siano installati nel Galaxy Ring ma – ad esempio – ha confermato che quest’ultimo sarà in grado di fornire informazioni dettagliate sulla qualità del sonno monitorando la frequenza cardiaca, il movimento e la respirazione. Pak ha anche dichiarato che Samsung ha esteso la sua collaborazione con Natural Cycles (partnership che ha portato all’integrato del monitoraggio del ciclo e della fertilità sugli ultimi Galaxy Watch).
L’anello introdurrà anche una nuova metrica chiamata My Vitality Score. Basata su un modello dell’Università della Georgia, prende in considerazione quattro fattori, ovvero sonno, attività, frequenza cardiaca a risposo e variabilità della frequenza cardiaca. Il My Vitality Score sarà disponibile anche sui Galaxy Watch6 entro la fine dell’anno, ma in questo caso richiederà l’uso di uno smartphone della serie Galaxy S24.
Nel corso della presentazione, il sopracitato Dr. Pak ha svelato che il Samsung Galaxy Ring avrà un ruolo fondamentale nella costruzione di un ecosistema più ampio. Questo ecosistema hi-tech sfrutterà “più punti” per la raccolta dei dati (smartphone, tablet, anelli e – perché no – frigoriferi) e aiuterà l’utente a centrare i suoi obiettivi di salute.