Probabilmente è arrivato il momento: sia Apple che Samsung stanno mettendo in atto una nuova strategia per produrre batterie più grandi. Queste, destinate agli smartphone top di gamma, avranno la facoltà di migliorare nettamente l’autonomia e soprattutto di fare un passo in avanti decisivo rispetto agli ultimi anni.
Batterie più grandi senza rinunciare al design: Apple e Samsung ci provano
Samsung ed Apple stanno lavorando secondo le discrezione per riuscire a fare un grosso passo avanti nello sviluppo di batterie più capienti per il loro smartphone. Effettivamente, anche con i top di gamma assoluti, negli ultimi anni difficilmente si è andati oltre i 5.000 mAh. La chiave sarebbe l’utilizzo di un maggiore contenuto di silicio all’interno delle celle, un materiale che permette di ottenere una densità energetica superiore.
Samsung, in particolare, avrebbe già individuato un metodo per incrementare il silicio nelle batterie senza incorrere in problemi di rigonfiamento (un rischio associato all’uso eccessivo di questo materiale). Tuttavia, non è ancora chiaro quando queste nuove batterie faranno il loro debutto ufficiale.
Secondo l’insider Jukanlosreve, Apple starebbe procedendo con maggiore cautela e le nuove batterie potrebbero arrivare solo dopo il 2026. Questo approccio riflette la filosofia dell’azienda di Cupertino, nota per introdurre innovazioni con tempistiche più dilatate rispetto alla concorrenza, spesso per garantire standard di affidabilità più elevati.
Un futuro di smartphone sottili e potenti
Entrambe le aziende stanno preparando versioni slim dei loro flagship per il 2025, come l’iPhone 17 Air e il Galaxy S25 Slim, dispositivi pensati per chi cerca eleganza e leggerezza, senza sacrificare l’autonomia.
Se questa nuova tecnologia verrà implementata con successo, potremmo finalmente vedere smartphone capaci di offrire una durata della batteria superiore alla giornata intera, mantenendo al tempo stesso un design sottile.
Tuttavia, il passato insegna che l’innovazione nel campo delle batterie può essere delicata. Il caso del Galaxy Note 7del 2016, ritirato dal mercato per problemi di surriscaldamento, è un monito che spinge i produttori a procedere con estrema cautela.