Ad inizio agosto si era diffusa la notizia della denuncia presentata da Microsoft nei confronti di Samsung dinanzi alla corte distrettuale di New York. Il colosso di Redmond ha accusato la società coreana di non aver rispettato i patti e di non aver provveduto al versamento della royalties dovute.
Nel 2011, infatti, Samsung e Microsoft avevano siglato una sorta di “patto di non belligeranza” con l’azienda oggi guidata da Satya Nadella che concedeva a Samsung il diritto di usare, nei dispositivi a cuore Android, tecnologie registrate sotto forma di brevetto da Microsoft: Microsoft e Samsung si accordano sui brevetti Android.
Sino ad oggi, comunque, non era mai stato reso noto il valore economico dell’intesa tra Samsung e Microsoft in materia di brevetti.
Esaminando la documentazione processuale, tuttavia, si evince che Samsung si era impegnata a versare nelle casse di Microsoft 3,41 dollari per ciascun dispositivo Android immesso sul mercato. Relativamente allo scorso anno, quindi, Microsoft afferma di essere creditrice di Samsung per una somma di poco superiore al miliardo di dollari.
A conti fatti, quindi, Microsoft guadagna meno dalle attività collegate con Windows Phone, Xbox e Skype rispetto agli introiti derivanti dagli accordi di licensing sul versante Android. Le prime stime in tal senso erano già emerse in passato (Microsoft guadagna 1,6 miliardi dai brevetti Android) ed oggi vengono ulteriormente confermate dagli analisti.
In tema di brevetti Microsoft ha da tempo avviato una vera e propria crociata nei confronti di Android accordandosi con il 70% dei produttori di dispositivi.