La Commissione australiana per la concorrenza e i consumatori (ACCC) ha avviato una vertenza nei confronti di Samsung accusando la società sudcoreana di poca trasparenza nella promozione dei suoi dispositivi.
Secondo la tesi accusatoria, descritta da Reuters, in tanti suoi spot Samsung farebbe riferimento alla possibilità di usare gli smartphone in molteplici contesti, con immersione completa in acqua.
Dispositivi come i nuovi Galaxy S10 sono effettivamente resistenti all’immersione in acqua ma per ACCC Samsung non avrebbe effettuato test con liquidi diversi dall’acqua dolce. Risultato? I device Samsung top di gamma non offrirebbero adeguate garanzie in caso di caduta, ad esempio, in una piscina o in mare.
Va detto che sui suoi siti ufficiali Samsung descrive i recenti Galaxy S10 come non consigliati per l’uso in spiaggia o in piscina: la contestazione di ACCC, però, verte sui messaggi pubblicitari coi quali l’azienda ha promosso i prodotti.
“Crediamo che gli spot Samsung abbiano impedito ai consumatori una decisione informata e consapevole facendo sì che l’azienda arrogasse a sé un vantaggio competitivo che non le spetta“, ha commentato ACCC.