Ne aveva parlato appena un mese fa il procuratore generale dello stato di New York, Eric T. Schneiderman, criticando l’atteggiamento dei principali produttori di smartphone e tablet. Il problema dei furti di dispositivi mobili sta assumendo dimensioni preoccupanti: per Schneiderman i vendor di smartphone e tablet non si sarebbero sino ad oggi affatto preoccupati di studiare meccanismi atti a fronteggiare il problema.
Non è solo questione del furto in se stesso, ricorda il procuratore della Grande Mela: il reato è infatti frequentemente abbinato ad aggressioni, pestaggi, ferite con armi da taglio o da fuoco e talvolta il ladro arriva fino ad uccidere per impossessarsi di un device “di ultimo grido”.
Stando a quanto rilevato da alcune fonti d’Oltreoceano, Samsung potrebbe a breve presentare il suo antifurto, una nuova funzionalità che permetterà di rendere del tutto inservibile uno smartphone rubato. Il meccanismo di “autodifesa” avrebbe anche un’evidente conseguenza: disincentivare i furti rendendo vana la sottradizione di qualunque dispositivo Samsung di proprietà altrui.
Già al corrente dei progetti della società coreana sarebbe lo stesso Schneiderman che avrebbe incontrato i responsabili di Samsung in un incontro a porte chiuse. Secondo quanto dichiarato dal procuratore del distretto di San Francisco, George Gascon, anche lui presente alla riunione, Samsung dovrebbe presentare l'”inedita” funzionalità a partire dal prossimo 1° luglio.
Il meccanismo ideato dai tecnici di Samsung renderebbe i dispositivi mobili completamente inservibili in caso di furto, anche nel caso in cui il ladro provasse a sostituire la scheda SIM o a modificare il software installato sul telefono o sul tablet.
Il kill switch di Samsung viene valutato, almeno per il momento, come una soluzione all’altezza della situazione. Si tratterebbe – secondo Gascon – di un approccio migliore rispetto a quello di Apple che appena qualche giorno fa aveva presentato “activation lock“, sistema che prevede l’inserimento di una password per la riattivazione di un iPhone rubato. “Abbiamo bisogno di qualcosa che blocchi completamente il telefono“, ha osservato Gascon considerando la proposta di Apple non ancora ottimale.