Un articolo pubblicato dai ricercatori della Johns Hopkins University e della Stanford University ha presentato un robot AI in grado di eseguire interventi chirurgici come un essere umano. L’automa, a quanto pare, è stato addestrato con video in cui gli stessi interventi venivano eseguiti da chirurghi in carne e ossa.
In questo caso specifico, il team di ricerca si è affidato al da Vinci Surgical System, piattaforma adottata per effettuare interventi di chirurgia non invasiva. In questo contesto, il robot viene istruito attraverso l’inserimento manuale di istruzioni per quanto concerne ogni singolo movimento che deve compiere. Attraverso l’Intelligenza Artificiale, gli esperti sembrano però essere riusciti ad aggirare questo limite.
La tecnologia ha infatti permesso al robot AI di addestrarsi semplicemente visionando video dove venivano mostrati gli interventi. Come descritto nell’articolo, è stato utilizzato un centinaio di video che mostravano, attraverso telecamere montate sui polsi dei chirurghi, ogni singolo movimento effettuato dagli specialisti.
Un intervento chirurgico tramite robot e AI? I primi test sono incoraggianti
L’addestramento a cui è stato sottoposto il robot AI è simile a quello adottato per alimentare ChatGPT e altri modelli simili. Al posto del testo, l’automa ha assimilato i filmati e i movimenti delle mani, oltre agli strumenti utilizzati. Abbinando le conoscenze così accumulate alla già citata piattaforma da Vinci, il robot sembra essere in grado di operare senza particolari problemi.
L’autore senior e professore associato della Johns Hopkins University, Axel Krieger, durante una sua intervista ha dimostrato tutto il suo entusiasmo per questo test così importante. Per l’esperto “Tutto ciò che facciamo è fornirgli l’input della telecamera e può prevedere i movimenti robotici necessari per l’intervento chirurgico. Crediamo che questo segni un passo avanti significativo verso una nuova frontiera nella robotica medica“.
Krieger ha spiegato che il robot si è dimostrato estremamente ricettivo in fase di apprendimento, tanto che se lascia cadere un ago è in grado di raccoglierlo e continuare dallo stesso punto in cui l’intervento era stato interrotto. I test non sono però ancora terminati e, le prospettive, sembrano essere ancora più fantascientifiche.
I ricercatori hanno in programma di testare l’utilizzo delle stesse tecniche per insegnare a un’IA come eseguire un intervento chirurgico completo e in pressoché totale autonomia.