A metà gennaio scorso Microsoft ha presentato la nuova funzionalità per il ripristino dei file su OneDrive.
Si tratta di uno strumento che permette di riportare il contenuto dell’account OneDrive a uno stato precedente, fino a 30 giorni prima.
Ripristino file su OneDrive può essere quindi sfruttata per superare anche le situazioni più spiacevoli come la cancellazione accidentale di file e cartelle, il danneggiamento dei file, attacchi ransomware o altri eventi catastrofici.
Fino a ieri Ripristino file su OneDrive era disponibile solo per gli utenti business ma da oggi Microsoft ha deciso di offrire la funzionalità anche agli abbonati ai pacchetti Office 365 Home e Personal. Non sarà però accessibile da parte degli utenti della versione gratuita di OneDrive.
Microsoft contatterà gli utenti via email o inviando notifiche sul dispositivo mobile e sui sistemi desktop ogniqualvolta Office 365 dovesse rilevare un’aggressione da ransomware. In questi casi verranno fornite le indicazioni pratiche per riportare OneDrive a un punto precedente, prima che i file venissero crittografati dal malware.
Gran parte dei ransomware, infatti, una volta in esecuzione sul sistema, provano a verificare l’esistenza di supporti di memorizzazione collegati e cartelle condivise in rete, unità cloud comprese. Anche i file salvati su OneDrive potrebbero quindi essere oggetto di un attacco ransomware.
Nel corso delle prossime settimane i tecnici di Microsoft porteranno al debutto anche una nuova funzionalità che permetterà di proteggere con password i link a singoli file e intere cartelle condivisi attraverso OneDrive.