Si riapre il dibattito che vede protagonista il formato Office Open XML (OOXML) di Microsoft. Fino al prossimo Venerdì, 120 rappresentanti di vari organismi di standarizzazione a livello mondiale, si riuniranno a Ginevra per discutere circa 1.100 osservazioni che erano state mosse nei confronti di OOXML nel corso delle precedenti sedute.
Patrick Durusau, uno dei più convinti sostenitori del formato ODF, già standard ISO, apre a OOXML proponendo quella che lui ha chiamato “co-evolution”. Durusau chiarisce il termine utilizzato spiegando che se, sia il formato ODF che OOXML, potessero contemporaneamente crescere, evolverebbero anche grazie all’influenza reciprocamente esercitata. Pur mantenendo la propria indipendenza e senza che nessun formato sia subordinato all’altro. “Ciò che al momento è vacante è un punto d’incontro neutrale all’interno del quale gli esponenti dei due formati possano incontrarsi ed imparare l’uno dall’altro”, ha aggiunto Durusau.
Andrew Updegrove, membro della Linux Foundation, ha una visione diametralmente opposta. Senza far nomi, egli osserva come, secondo il suo parere, il ruolo di un’organizzazione che si occupa di standard sia quello di promuovere e favorire la comunicazione prevendendo che la comunicazione possa diventare un processo “proprietario” appannaggio di singoli.
Nella tabella di approvazione ISO, il formato OOXML ha un punteggio pari a 40,60. Entro questa settimana, Microsoft spera di poter arrivare a 40,99. Ciò significherebbe che la bozza del progetto sarebbe stata approvata come FDIS (Final Draft Internation Standard), “anticamera” per l’approvazione a standard ISO. Un punteggio pari a 40,98 comporterebbe invece la cancellazione del progetto (ved. la tabella pubblicata sul sito dell’ISO).