I sistemi MacBook Pro e MacBook Air successivi al 2018 sono equipaggiati con il chip Apple T2. Si tratta di un coprocessore di sicurezza progettato e sviluppato per gestire varie funzioni legate alla protezione dei dati, mediante l’uso della crittografia. Il chip T2 elabora l’autenticazione mediante Touch ID e sovrintende alcune funzioni di sistema, come la regolazione della luminosità del display, il controllo del suono e altro ancora. Le misure di sicurezza implementate da Apple attraverso il chip T2, possono rendere più complicata la riparazione MacBook da parte di soggetti terzi non autorizzati dalla Mela. Il chip, ad esempio, è studiato per verificare l’integrità di alcuni componenti del dispositivo durante il processo di avvio. Se il chip rileva una sostituzione non autorizzata di componenti critici, impedisce il normale avvio del sistema.
Nerd.Tool.1 facilita la riparazione MacBook senza passare per Apple
Ultimamente si parla sempre di più di diritto alla riparazione, con il sostegno diretto del legislatore europeo. Secondo le associazioni di categoria, i riparatori indipendenti e i consumatori, gli utenti finali dovrebbero essere messi nelle condizioni di scegliere come riparare il prodotto che hanno acquistato. Anche senza rivolgersi, quindi, ai centri di assistenza autorizzati dal produttore.
Stefan Steins, titolare di un negozio di riparazioni in Germania, annuncia di aver sviluppato in proprio uno strumento che rende possibile la riparazione dei MacBook protetti con il chip T2. Nello specifico, la soluzione sviluppata presso il laboratorio di Dortmund si chiama Nerd.Tool.1 e permette di effettuare un intervento sui laptop della Mela che fino ad oggi era considerato off-limits.
Cos’è il sensore display angle e perché non era riparabile autonomamente
I sistemi MacBook Pro e MacBook Air sono equipaggiati con un “display angle sensor“, un sensore che rileva l’angolo o la posizione del coperchio del laptop rispetto al corpo principale del dispositivo. Il sensore stabilisce se lo schermo è aperto oppure chiuso; in questo secondo caso, provoca lo spegnimento del display e le ventole di raffreddamento entrano in una modalità “dormiente”. Quando il sensore ha qualche problema o comunque non riesce a stabilire lo stato del “coperchio” contenente lo schermo, né il display né le ventole si spengono. Questo contribuisce a ridurre il ciclo di vita del MacBook.
Se il sensore si guasta, deve ovviamente essere sostituito ma poiché Apple utilizza il chip T2 per limitare gli interventi sulle sue macchine, fino ad oggi c’erano poche alternative se non recarsi presso un centro di assistenza ufficiale.
Nerd.Tool.1 permette di sostituire il sensore danneggiato (di per sé costa una manciata di euro…) senza dover prima ottenere il benestare di Apple. Anziché rivolgersi ai centri autorizzati, quindi, l’operazione può essere effettuata da un tecnico di fiducia o presso un laboratorio di riparazione specializzato a un costo davvero contenuto.
L’immagine è tratta dal video dimostrativo che Steins e i colleghi hanno pubblicato su YouTube.
Addio alla calibrazione delle parti sostituite sui dispositivi Apple
La calibrazione delle parti sostituite su dispositivi Apple è un processo mediante il quale i nuovi componenti installati durante una riparazione sono verificati e autorizzati. Quest’attività, richiesta anche per il sensore citato da Steins e dai suoi collaboratori, è un processo che solo il personale autorizzato da Apple può effettuare, rendendo difficile per i laboratori di riparazioni indipendenti l’effettuazione delle manovre corrette senza l’accesso agli strumenti di calibrazione appropriati.
Il tecnico tedesco spiega che il sensore “display angle” contiene già tutti i dati necessari, non ha un numero di serie e non è accoppiato con la scheda logica: Nerd.Tool.1 non fa quindi altro che attivare la calibrazione come farebbe la Mela.
Apple implementa spesso misure di sicurezza e tecniche di Digital Rights Management (DRM) per proteggere il suo ecosistema e garantire la qualità e la sicurezza dei dispositivi. Tuttavia, ciò può comportare sfide spesso insormontabili per i tecnici di riparazione indipendenti che desiderano sostituire parti o effettuare riparazioni senza l’accesso alle risorse e agli strumenti di calibrazione ufficiali di Apple.
Da più parti il comportamento di Apple è valutato come fortemente limitante le libertà individuali, considerato che un laptop come il MacBook è acquistato dall’utente e diventa di sua proprietà.
Nerd.Tool.1 è al momento venduto a 169 euro, una cifra che secondo Steins e i suoi permette di ripagare gli sforzi compiuti nello sviluppo di ulteriori soluzioni, tra cui un Nerd.Tool.2 già sulla rampa di lancio. L’importo di acquisto è di fatto sostenibile da qualunque laboratorio di riparazioni.