Settimana scorsa Microsoft ha annunciato che permetterà di disinstallare Edge ed eliminare Bing dal menu Start di Windows 11 in tutti i Paesi dello Spazio Economico Europeo (SEE), Italia compresa quindi. Si tratta di un cambiamento epocale visto che anche nelle precedenti versioni del sistema operativo, il browser Web Microsoft poteva essere al limite nascosto ma non certo eradicato, se non utilizzando procedure non ufficiali e potenzialmente non esenti da problemi.
Adesso è emerso che sia Windows 11 ma anche Windows 10 permetteranno di rimuovere Edge, Bing e altri componenti di sistema. Per attivare la possibilità di disinstallare il browser Microsoft e rimuovere altri oggetti software, non è necessario applicare alcun intervento a livello del registro di sistema. Tutte le preferenze sono infatti governate mediante un unico file: %systemroot%\system32\IntegratedServicesRegionPolicySet.json
.
Un unico file permette di rimuovere Edge, Bing e amministrare Windows 10 e 11 in profondità
L’immagine che segue mostra il contenuto del file IntegratedServicesRegionPolicySet.json
aperto in Visual Studio Code (è possibile utilizzare, in alternativa, qualsiasi editor di testo).
Come si vede, basta impostare la policy “Edge is uninstallable” su enabled
(defaultState
) per ritrovarsi con la possibilità di rimuovere Edge dalla finestra di sistema App installate. Esattamente come avviene per qualunque applicazione di terze parti.
L’utilizzo del contenuto del file IntegratedServicesRegionPolicySet.json
è attivato dagli aggiornamenti opzionali KB5032278 per Windows 10 e KB5032288 per Windows 11. Per adesso, tuttavia, sono disponibili soltanto per gli utenti delle versioni di anteprima di Windows 10 e 11, non ancora per chi utilizza versioni stabili del sistema operativo.
È certamente possibile forzare l’installazione dei due aggiornamenti nelle versioni stabili di Windows 10 e 11. La procedura descritta qui per Windows 11 e qui per Windows 10 funziona, tuttavia – almeno allo stato attuale – non porta ad alcun risultato sulle versioni del sistema operativo non appartenenti al programma Windows Insider.
Nel file JSON si notano anche i riferimenti alle sigle dei vari Paesi (IT per l’Italia). Microsoft ha fatto in modo che tutte le modifiche, per impostazione predefinita, valgano per gli Stati dell’Unione Europea. Non per il resto del mondo. Inutile dire che questo meccanismo permetterà ad utenti extra-UE di accedere rapidamente alla possibilità di rimuovere Edge e modificare in profondità il comportamento di Windows. Basta aggiungere la sigla di un Paese specifico e il gioco è fatto.
Intervenendo sul file IntegratedServicesRegionPolicySet.json
, è possibile anche far sì che Edge non sia più il browser predefinito per la ricerca sul Web a partire dalle varie sezioni del sistema operativo, si può modificare il comportamento dei Widget, intervenire sulle funzionalità di backup e molto altro ancora.