Il giudice distrettuale Marsha Pechman ha rimandato di qualche giorno, al 13 Aprile prossimo, il nuovo dibattimento riguardante l’azione intentata da diversi consumatori nei confronti di Microsoft a proposito dell’utilizzo del bollino “Vista Capable”. L’accusa starebbe infatti tentando di ripristinare lo stato di “class action” per quanto concerne la causa avviata ormai circa due anni fa.
La società di Redmond era stata accusata di aver rappresentato in modo non corretto le reali potenzialità di alcuni personal computer che non erano in grado di fruire di tutte le novità introdotte con Windows Vista. All’epoca del lancio di Vista, infatti, molti consumatori acquistarono sistemi dotati del bollino “Vista Capable” scoprendo poi come alcuni di essi, dal costo più contenuto, fossero in grado solamente di eseguire Vista Home Basic, versione del sistema operativo sprovvista dell’interfaccia “Aero”.
La denuncia nei confronti di Microsoft, presentata da Diane Kelley ed altri, sosteneva che Microsoft avrebbe temporaneamente stralciato dai requisiti la compatibilità con il WDDM (Windows Display Driver Model), modello alla base del funzionamento dell’interfaccia grafica “Aero” di Windows Vista.
A metà Febbraio il giudice aveva dichiarato come l’azione legale non avesse più i crismi di una “class action”. Gli avvocati dell’accusa stanno ora tentando di indurre il giudice a riconsiderare la decisione. Diversamente, si registrerebbe di fatto una pesante sconfitta.