Nell’ultimo periodo Clearview AI è sempre più sulla bocca di tutti: si tratta di una soluzione che permette il riconoscimento facciale di qualunque individuo analizzando una semplice foto. La società statunitense, con sede principale a New York, conferma sul suo sito ufficiale di aver costruito un database a partire dai dati acquisiti da oltre 10 miliardi di “immagini facciali provenienti da fonti web pubbliche, compresi i media, siti web di foto segnaletiche, social media pubblici e altre fonti aperte“.
Cos’ha fatto Clearview AI? Dapprima ha usato i suoi crawler per “scandagliare” il Web alla ricerca di immagini che raffigurano persone, vi ha associato nomi e cognomi insieme con altri dati quindi ha costruito un profilo biometrico per ciascun individuo grazie all’intelligenza artificiale e all’analisi dei tratti del volto.
Facebook ha dichiarato che le attività di scraping del contenuto delle sue pagine ovvero la raccolta di dati, compresi foto e video, usando strumenti automatizzati è vietata ma in tanti hanno chiesto al social network una maggiore attenzione nel proteggere i dati degli utenti. Nell’articolo in cui parliamo della provenienza dei 10 miliardi di foto acquisite da Clearview AI abbiamo anche indicato come si fa a nascondere foto su Facebook e altri dati personali almeno sulle pagine accessibili pubblicamente e quindi potenzialmente oggetto di attività di scraping.
Nei giorni scorsi il Garante Privacy italiano ha multato Clearview AI per 20 milioni di euro confermando che l’azienda d’Oltreoceano ha raccolto dati riconducibili a cittadini italiani creando corrispondenti profili biometrici senza condividere alcun tipo di informativa.
La novità, come rivela Reuters è che la tecnologia di riconoscimento facciale Clearview AI, già utilizzata da centinaia di soggetti tra cui enti governativi e forze di polizia, è stata adottata dal governo ucraino per scoprire l’identità dei militari russi, combattere la disinformazione e identificare le persone decedute durante gli attacchi.
L’accesso alla tecnologia Clearview AI è stato concesso a titolo gratuito alle autorità ucraine con la possibilità di riconoscere soggetti d’interesse presso i checkpoint che sono stati istituiti. La conferma arriva anche da un consulente della società, ex diplomatico per le amministrazioni Obama e Biden. Clearview ha negato la concessione della stessa tecnologia alla Russia.
Stando a quanto riportato il database di Clearview AI è enormemente più vasto rispetto ad esempio a quello messo a disposizione da PimEyes che però, seppur a pagamento, offre a tutti l’accesso alla tecnologia e la scansione di qualunque foto.