Con tutte le “varianti” dell’interfaccia USB con le quali oggi ed in futuro si avrà a che fare, appare piuttosto ovvio che tra gli utenti si ingeneri confusione.
Proprio per questo motivo, i membri dell’USB Implementers Forum (abbreviato USB-IF), l’organizzazione no-profit che si occupa di supportare e promuovere la diffusione di USB, hanno deciso di disporre l’applicazione di nuovi loghi ed etichette su cavi e porte in modo da distinguerne a colpo d’occhio le varie tipologie.
Il tradizionale logo USB sarà utilizzato per identificare le porte USB 2.0 o quelle della precedente generazione, capaci di garantire velocità di trasferimento dati inferiori.
La presenza della sigla “SS”, invece, indicherà che si è di fronte ad una porta SuperSpeed, denominazione alternativa per USB 3.0, a sua volta sinonimo di USB 3.1 gen 1.
Come spiegato nell’articolo Quali sono le differenze tra USB 2.0 e USB 3.0?, queste porte consentono – almeno sulla carta – di raggiungere i 5 Gbit/s.
La presenza del numero “10” consentirà di stabilire che la corrispondente porta USB è una USB 3.1 gen 2 che consente di raggiungere velocità teoriche di 10 Gbit/s durante il trasferimento dei dati.
Una piccola batteria disegnata sotto il logo USB, indica che la porta è di tipo Power Delivery ossia può essere utilizzata per spillare energia.
Nell’immagine che segue si vede, sulla sinistra, il logo che segnala la presenza di una porta USB 3.1 10 Gbit/s e, appena sulla destra, un’altra indicazione grafica che suggerisce il supporto DisplayPort in USB Alternate Mode.
I produttori, solitamente, utilizzavano una convenzione basata sull’impiego di differenti colori per le varie tipologie di porte. Questa soluzione, tuttavia, non faceva parte delle specifiche ufficiali ed era più che altro una “consuetudine”.
Ritenendo poco pratico seguire la stessa convenzione anche per le nuove porte Type-C (con connettore reversibile), contraddistinte da minori dimensioni, USB-IF ha deciso di intervenire affinché i produttori si attengano ad una regola “universale”.
Utilizzare i nuovi loghi avrà comunque un costo: i produttori membri dell’organizzazione USB-IF dovranno versare 4.000 dollari annui. Le società che non sono parte del consorzio e che non intendono aderirvi, invece, dovranno versare annualmente una somma pari a 5.000 dollari.